Cinema

“Solo cose belle”: a Rieti il film ispirato a una Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII

Sarà in programmazione dal 9 maggio al cinema Moderno il film “Solo cose belle”. Il film, dedicato all’attenzione per gli altri e al rispetto della diversità, parte dall’esperienza dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi nel 1968

Sarà in programmazione dal 9 maggio al cinema Moderno il film “Solo cose belle”. Il film, dedicato all’attenzione per gli altri e al rispetto della diversità, parte dall’esperienza dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi nel 1968. La Comunità è un’associazione, presente anche a Rieti, è diffusa su tutto il territorio nazionale e internazionale ed è nota per il suo impegno a favore degli ultimi e degli emarginati. Il film rappresenta la ricchezza di questo mondo e ne coglie gli aspetti più interessanti e attuali. È proprio per questo che i ruoli delle persone con disabilità sono interpretati da persone realmente disabili.

La pellicola ruota attorno alla storia di una Casa Famiglia della Comunità, famiglie speciali in cui mamme e papà donano la propria vita 24 ore su 24, sette giorni su sette a bambini, disabili, persone sole e abbandonate, anziani e chiunque necessiti di essere accolto, aiutato e amato ogni giorno.

La produzione del film è stata quindi, attenta e rispettosa nei confronti di storie, situazioni e persone in difficoltà; perciò ex carcerati, ex prostitute, ex tossicodipendenti ed ex senza fissa dimora hanno collaborato al film a supporto della produzione.

Sinossi

Solo cose belle è la storia di Benedetta, una popolare ragazza sedicenne figlia del sindaco, e del suo incontro con una bizzarra casa famiglia, appena arrivata nel suo piccolo paese dell’entroterra riminese.

La casa famiglia, rumorosa e stravagante, conta un papà e una mamma, un immigrato, una ex-prostituta e sua figlia piccola, un ragazzo in pena alternativa, due ragazzi con gravi disabilità e un figlio naturale.

È proprio Benedetta – anche attraverso la sua storia d’amore con Kevin, uno dei ragazzi della casa – a guidarci in questo mondo ai margini, in cui tutti sembrano “sbagliati” o “difettosi”, ma in realtà sono solo davvero umani.

Ed è poi l’intero paese, che si prepara con passione alle prossime elezioni comunali, a essere coinvolto e sconvolto da questo incontro, tra momenti divertenti e altri drammatici, tra balli, risa, lacrime, barchette di carta, piadine e sgomberi, finché, in una notte difficile, tutto precipita e sembra perduto. In realtà, al di là delle scelte dei singoli, nulla potrà più essere come prima.

Il film è prodotto da Coffee Time Film di Kristian Gianfreda, società di produzione cinematografica con sede a Rimini, e Sunset Produzioni, cooperativa forlivese che ha prodotto nove film documentari girati tra Italia, Tunisia, Francia e Libano. Con i suoi film Sunset ha vinto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Ilaria Alpi per la migliore produzione.

Il film ha anche ottenuto il finanziamento della Film Commission Emilia-Romagna ed è stato girato in collaborazione con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, con la partecipazione della Cooperativa La Fraternità, della Cooperativa Il Calabrone Cremona e di altre aziende sponsor.

Un altro contributo rilevante viene dal territorio: istituzioni, associazioni locali, comuni e parrocchie che, accogliendo con entusiasmo il progetto, hanno messo a disposizione fin da subito spazi e risorse.

La regia è di Kristian Gianfreda che da vent’anni realizza spot, documentari sociali e cortometraggi. È alla sua prima esperienza cinematografica. Portare la diversità sullo schermo è il suo mestiere: con la telecamera ha sempre cercato di rendere protagonisti, dandogli voce e dignità, disabili, ragazze di strada, profughi, senza fissa dimora e gli ultimi del mondo.