Silvio Gherardi: l’affidamento dei servizi alla Nemo è in regola?

Silvio Gherardi

«Lo scorso 13 settembre, il Comune di Rieti ha affidato alla cooperativa Nemo arl vari servizi del settore socio assistenziale per un importo di circa 220mila euro. Si tratta di due determine, la n° 2193 e la n° 2194 pari rispettivamente a 88mila euro e 130mila euro (+Iva) per 3 mesi (periodo 17 settembre – 31 dicembre 2012). Tali determine, risultano nettamente superiori al limite previsto dal Codice degli appalti, senza contare che per poter operare un affido diretto, doveva essere adottata, anche in via d’urgenza, una procedura concorrenziale tra diverse cooperative regolarmente accreditate presso la Regione Lazio ed operanti nel territorio reatino. Da sottolineare che nelle determine non v’è traccia alcuna del rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, né tantomeno della previa consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante (cottimo fiduciario), rendendo così illegittimo sin dall’origine l’atto di affidamento».

Lo dichiara il capogruppo Udc-Lista Rilancio al Comune di Rieti Silvio Gherardi che prosegue: «Ci chiediamo se non si ritenga che sia stato violato il principio di trasparenza e pubblicità degli Atti. Se il pagamento dell’appalto in mancanza di pubblicazione della determinazione di aggiudicazione non integri una ipotesi di danno erariale nei confronti del Comune. Se l’urgenza di cui si parla nelle determine non sia una “urgenza” artificiosa e fittizia, poiché l’Amministrazione era perfettamente e conoscenza, tramite atti ufficiali consegnati anche ai Revisori dei Conti, che i contratti del personale precario erano scaduti il 31 maggio 2012 senza possibilità di rinnovo per decisione dell’Amministrazione. Non ultimo, se il sindaco Simone Petrangeli, era a conoscenza delle lettere dei Revisori dei Conti e della Segreteria Comunale, nelle quali si rendeva noto all’Amministrazione come non si potesse procedere ad alcun tipo di assunzione».

«Chiediamo inoltre – conclude Gherardi – se non si ritenga che l’affidamento alla cooperativa Nemo non nasconda, in realtà, una richiesta di personale per integrare quello in organico e pertanto rappresenti una somministrazione di manodopera in violazione anche della Legge Biaggi. Inoltre, se sono a conoscenza se, per l’anno 2013, ci siano state proroghe alla stessa cooperativa e per quali importi. Di non secondaria importanza: se si è in grado di spiegare la “coincidenza” per cui la Nemo arl ha assunto tutti gli operatori che, in violazione delle norme nazionali e regionali vigenti, hanno prestato la loro opera di volontario negli uffici e nelle strutture del Settore Socio Assistenziale nei giorni immediatamente precedenti l’affidamento del servizio, vale a dire 1-16 settembre 2012».

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