Tra le grandi novità degli ultimi tempi, in città, spicca il Sexy Car Wash organizzato dal distributore di benzina che si trova sulla corsia in direzione Terni – tra le uscite Macelletto e Contigliano – della Rieti-Terni.
C’è da scommetere che il gestore abbia organizzato il tutto per rispondere con fantasia e creatività alla crisi, e a leggere le cronache ben informate ci ha pure azzeccato: gli automobilisti che per la prima volta si sono imbattuti nel servizio sono stati «sorpresi e molto felici». Maggiore disappunto – sottilineano le stesse fonti – da parte delle signore, ma così gira il mondo.
Per qualche giorno la novità ha sollevato un serrato ed avvincente dibattito tra chi vede nelle solerti natiche delle operatrici del lavaggio auto un segno di progresso ed emancipazione per la città, e chi uno scadimento del gusto ed un indice di decadenza.
Poi la notizia è diventata un’altra: «Le Iene» di “Italia Uno” avrebbero visitato l’impianto. Insomma: la notizia è che abbiamo fatto notizia! Sembra un atteggiamento un tantinello provinciale, ma lasciamo perdere. Perché «Le Iene», il bravo Enrico Lucci in particolare, al Sexy Car Wash ci sono state davvero. Ed hanno avuto gioco sin troppo facile nel far emergere tutto il ridicolo della faccenda.
Se le grandi testate avessero fatto a meno di gonfiare a dismisura lo spettacolo di donne ridotte a togliere lo sporco dalle automobili usando il proprio corpo come spugne e stracci ci saremmo risparmiati la figuraccia? Ovviamente non lo potremo mai sapere.
Ma di sicuro andando a pescare nel torbido, nel trash e nei bassi istinti, non sempre si rende un buon servizio ai lettori e alla città. Anche se, a giudicare dall’edizione on-line dei grandi giornali più o meno locali, certi argomenti debbono attrarre non pochi clic.
Il problema è se davvero sia il caso di vantarsene…
Rieti è già piena di cafoni che frequentano i bar, ci mancava pure il sexy car wash
E’ veramente umiliante per noi donne, che abbiamo lottato per la nostra indipendenza ed emancipazione, vedere che ci sono donne che si degradano con questo tipo di ” lavoro”. E quelli che dovrebbero sentirsi piu’ offesi dovrebbero essere soprattutto gli uomini, che invece di essere trattati con intelligenza, vengono trattati come degli stupidi ” animali in calore”