È terminata domenica la seconda edizione di “Rieti Città Amica dei Bambini”, la manifestazione dedicata all’infanzia e all’adolescenza che si svolge da due anni sotto l’egida dell’Unicef.
Oltre 150 gli eventi in programma che hanno contato sulla partecipazione di circa 100 soggetti tra istituzioni scolastiche, associazioni, società sportive, artisti ed educatori. Tra questi 10 incontri formativi e di informazione, con studiosi provenienti da altre città e numerose attività creative ed artistiche, 15 le pratiche sportive da sperimentare. Oltre 12.000 i programmi distribuiti e circa 16.000 le visualizzazioni dei post della pagina Facebook dedicata. Innumerevoli le famiglie che hanno preso parte alle attività.
Gli eventi sono stati disseminati nelle piazze, nei chiostri, dentro e fuori dal centro storico, a Terminillo, lungo gli argini del fiume Velino e anche in aria con lo spettacolo funambolico. Eventi che hanno trattato di arte, di musica e danza, di scienza e tecnica, di storia, di territorio e ambiente, di gioco e di Intercultura. Una settimana in cui tante famiglie hanno goduto e riscoperto angoli della propria città, da vivere insieme ai propri piccoli, in una atmosfera gioiosa ed incantata e anche di pura meraviglia.
Nell’ottica dell’incanto e della meraviglia di cui si nutrono i bambini e di cui a volte hanno bisogno anche gli adulti, è stato indetto il premio Artista Amico dei Bambini che ha avuto come momento culminante la passeggiata sul cavo teso nel cielo di piazza Vittorio Emanuele II del famoso funambolo Andrea Loreni, il quale ha tenuto centinaia di reatini con il fiato sospeso.
Tra gli artisti internazionali, la manifestazione ha potuto contare anche sulla presenza dell’educatore di strada Dario Cucco e dell’educatrice francese all’arte moderna Catherine Girault. Anche nel caso della formazione sono intervenuti esperti dalle Marche, dall’Abruzzo, dal Piemonte, dalla Toscana e dall’Umbria.
Rieti, per una settimana, ha cercato di offrire ai cittadini più giovani, ai loro genitori e ai loro educatori momenti di qualità sperimentando buone pratiche e gettando semi che possano germogliare nel tempo. Alcune cose resteranno: è il caso della nuova sede provinciale Unicef e del nuovo Spazio Famiglia nell’ex complesso dei Padri Stimmatini.
La forza di questa manifestazione, che quest’anno ha raddoppiato l’offerta, è la partecipazione gratuita e volontaria di tutti i soggetti partecipanti che con grande generosità e amore verso l’infanzia si sono messi a disposizione, rispondendo all’annuncio del Comune di Rieti.
«Il successo di Rieti Città amica dei Bambini – dichiara l’Assessore alle Politiche Socio sanitarie Stefania Mariantoni – sottolinea la necessità di non relegare l’attenzione verso i più piccoli nel corso di un’esaltante esperienza annuale, ma di cercare di distribuire l’offerta durante tutto l’anno sviluppando una rete di realtà che ha grandi potenzialità e le carte in regola anche per diventare un volano di sviluppo per la città. Quanto è stato prodotto dal gruppo di lavoro, con poche risorse e grande entusiasmo, è stato apprezzato da diversi soggetti istituzionali, come i vertici nazionali dell’Unicef, il Garante Regionale dell’Infanzia e l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio. Siamo stati contattati da altri capoluoghi che intendono ripetere altrove questa esperienza. Mi auguro, quindi, che le energie messe in campo non si disperdano. Proseguiremo ad impegnarci affinché Rieti diventi una città sempre più a misura di bambino e più vivibile per tutti».