Selvaggina abbattuta illecitamente. Sequestrati i fucili

Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Borgorose, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, teso a prevenire e reprimere le violazioni ambientali stavano perlustrando una zona compresa tra i Comuni di Collegiove e Pozzaglia Sabina, quanto nei pressi della località “Pietraforte” la loro attenzione veniva richiamata dall’eco di alcuni spari. Dopo un attenta ricognizioni si accertava che i colpi esplosi provenivano da un area boscata posta ai margini del fiume Turano.

Sul posto venivano individuati tre cacciatori i quali rappresentavano che l’area in questione era tra quelle destinate all’addestramento cani, con possibilità di sparo a determinate specie provenienti da allevamento. Gli Agenti prendevano atto di quanto rappresentato ma, tuttavia, notavano che uno dei cacciatori aveva abbattuto due volatili appartenenti alla specie Alzavola (Anas crecca), avifauna questa di cui è consentita la caccia, esclusivamente dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio secondo il calendario venatorio vigente.

Stante l’evidente violazione alla legge 157/92 specifica in materia venatoria, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato procedevano al sequestro del fucile, delle cartucce e della selvaggina illecitamente abbattuta, considerato che siamo in periodo di divieto generale dell’attività venatoria. Il sequestro posto in essere nell’immediatezza delle circostanze descritte, è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Il seguace di Diana, ritenuto coinvolto nei fatti accertati, proveniente dalla Provincia di Roma, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza e ora rischia la confisca dell’arma, oltre a provvedimenti di nature penale di non trascurabile entità.

(Comunicato stampa Corpo Forestale dello Stato)