Sel Rieti: la Regione Lazio mette in dubbio il diritto alla salute

«La regione Lazio, nell’era Polverini, mette in serio dubbio il diritto alla salute nel territorio di Rieti, provvedendo al ridimensionamento della sanità nel territorio in maniera sciatta e disattenta alle basilari esigenze della pianta organica del personale ospedaliero, e soprattutto disattenta alle esigenze della popolazione».

È quanto rileva la Segreteria Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà. «La gravità dell’operato – sottolineano dal partito – è confermata dagli episodi di cronaca quotidiana e non è certo il frutto di una campagna elettorale fuori stagione o di invettive prive di fondamento. Il persistente stato di precarietà in cui versa la sanità reatina, dovuto a sistematici interventi mirati a snaturare e ridimensionare le strutture ospedaliere presenti nel nostro territorio, dovrebbe far preoccupare la giunta regionale».

«Assistiamo – proseguono da Sel – invece ad una mistificazione della realtà, la Governatrice Polverini minaccia querele anziché assumersi la responsabilità politica di quanto sta accadendo, è ormai chiaro che il percorso intrapreso conduca ad un declassamento di fatto del nosocomio se non si adottano adeguate contromisure. Dopo Magliano e Amatrice, ora il San Camillo de Lellis. Si va così delineando quella logica che sfugge all’idea di buona politica e buona amministrazione che vorremmo caratterizzasse ogni forza di governo. Si mira ad indebolire le strutture ospedaliere dislocate nei territori marginali della regione per spostare sulle strutture romane l’utenza periferica».

«Non accettiamo questa logica e non accettiamo questo comportamento da parte della giunta Regionale che in questo modo contribuisce a minare la qualità della vita dei cittadini», concludono da Sinistra Ecologia e Libertà.