Eventi

Rocca Sinibalda, concluso il Festival di Teatro Politico

«Il Festival di Teatro Politico di Rocca Sinibaldi consolida, nel suo quarto anno di vita, la sua aspirazione a farsi interprete delle pulsioni e delle visioni che animano il territorio della Provincia di Rieti», ha detto il sindaco Stefano Micheli

«Il Festival di ‘Teatro Politico #2022 – Green Political Theatre‘ consolida, nel suo quarto anno di vita, la sua aspirazione a farsi interprete delle pulsioni e delle visioni che animano il territorio della Provincia di Rieti, attraverso l’incontro nello spazio pubblico di amministratori politici imprenditori e semplici cittadini che riscoprono il gusto della politica fatta di idee che si confrontano in modo civile, di letture e autori che ci orientano tra i problemi della modernità, e una proposta teatrale quest’anno legata al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, che fa da filo conduttore e interseca le tematiche poste alla base della discussione».

Con queste parole il sindaco di Rocca Sinibalda, Stefano Micheli, commenta la sessione dell’edizione 2022 di Teatro Politico ideato da Teatro Rigodon e finanziato dalla Regione Lazio che si è svolta per 4 giorni consecutivi, dal 31 agosto al 3 settembre, nella piazza del borgo della Valle del Turano all’ombra dello scenografico e imponente castello. In quattro giorni oltre 60 ospiti tra politici, amministratori, imprenditori locali e non si sono alternati sul palco all’interno di uno spettacolo che il direttore artistico della manifestazione, Alessandro Cavoli, ha pensato e realizzato per far da collante e dare un’ampiezza diversa e profondità ai vari interventi. Quattro giorni in cui c’è stato spazio anche per la presentazione di libri di autori reatini, tanta musica con il ‘Nick Quartet Jazz’ e ‘Mattia Caroli e Fiori del Male’ per un format fuori dai canoni che ha suscitato interesse e apprezzamento per la sua capacità di mettere in scena ogni sera uno spettacolo uguale ma diverso. Uno spettacolo che evolverà e cambierà adattandosi all’ambiente e all’auditorio come dimostrato a Leonessa nella data zero di questa edizione. Sabato prossimo Teatro Politico alle  ore 19 si sposterà a Colle di Tora e poi andrà nelle altre zone della provincia di Rieti con l’obiettivo di intrattenere ma allo stesso tempo dare un piccolo ma sostanziale contributo a un dibattito pubblico da troppo tempo imbrigliato alle dinamiche e ai tempi della televisione prima e dei social ora.

«Quest’anno il tema centrale era l’Agenda 2030 e la capacità delle politiche pubbliche, e delle nostre amministrazioni, di perseguire gli ambiziosi obiettivi in tema di sostenibilità, economia verde e circolare, transizione ecologica che l’agenda stessa pone, anche ai singoli cittadini – continua il sindaco Micheli –  Un Festival finalmente maturo e pronto ad uscire da Rocca Sinibalda, con una serie di date già previste a Colle Di Tora, Fiamignano, Poggio Mirteto, Rieti, nei mesi di settembre ottobre e novembre, che ci consentiranno di continuare ad approfondire i temi con nuovi ospiti. Siamo estremamente soddisfatti dell’ottima riuscita del Festival, che premia un lungo lavoro svolto dal Comune in questi anni per fare della cultura la cornice di direzione e senso di tutte le politiche amministrative messe in campo, con la convinzione che l’innalzamento dei livelli qualitativi della proposta culturale portano con sé investimenti, attrattività del territorio, imprese e nuove residenze. Il bel risultato raggiunto quest’anno – conclude il primo cittadino di Rocca Sinibalda – ci dà gli stimoli e la forza necessaria per costruire un’edizione #2023 ancora più ricca, partecipata e innovativa».

«Siamo particolarmente contenti di questa edizione del festival che ha riscosso un buon successo di pubblico e si sta ritagliando un suo spazio di interesse in campo artistico, politico, sociale e direi antropologico – aggiunge il direttore artistico della manifestazione, Alessandro Cavoli – Il dato primario  che  esce dalla riflessione  è quello della volontà di lavorare in partnership per obiettivi territoriali condivisi, da attori pubblici e privati. Il filo rosso che intreccia agricoltura, turismo, cultura è la risposta del territorio all’Agenda 2030. Il binomio teatro e politica si sta dimostrando una formula nuova, capace di essere una stimolante pratica di pensiero collettivo e, con la sua semplicità, capace di raggiungere una audience molto vasta. Il progetto politico del Teatro Rigodon si sposterà nei prossimi mesi in varie aree della Provincia per approdare a novembre a Rieti. Un grazie agli artisti del teatro e a tutti coloro che hanno collaborato ma soprattutto al Comune di Rocca Sinibalda partner stabile del Teatro Rigodon in questa nuova avventura».