Rieti Virtuosa: gli scutatori, bene il sorteggio, però…

Rieti Virtuosa: bene il sorteggio scrutatori per le elezioni dei Beni civici di Vazia, ma perché non sceglierli dall’Albo Unico comunale?

Pronta la delibera di iniziativa popolare per scegliere anche gli scrutatori del consiglio comunale con il sorteggio, dando priorità a disoccupati e inoccupati

Rieti Virtuosa si compiace della decisione del Comune di Rieti di procedere, per la designazione degli scrutatori necessari per la elezione dell’amministrazione Separata dei Beni Civici di Vazia, ad un sorteggio.

Ricordiamo come Rieti Virtuosa criticò un anno fa le procedure di nomina attuate dal passato Consiglio, basate su “segnalazioni” da parte di consiglieri comunali, proponendo un metodo diverso o almeno pretendendo una trasparenza sui criteri di scelta.

La risposta ufficiosa fu che il sorteggio non garantiva la assegnazione dell’incarico a persone che ne potessero trarre un aiuto concreto per la loro difficile situazione economica. Inutile commentare quanto opaca fosse questa modalità, sia per l’effettività del bisogno, sia per il rapporto di “dare per avere” che si poteva creare tra consigliere e scrutatore.

Per questo, Rieti Virtuosa ha predisposto, ed a breve sottoporrà ai cittadini ed agli amministratori, una proposta di delibera di iniziativa popolare basata sul sorteggio, all’interno dell’Albo Unico degli Scrutatori, dando priorità ai nominativi segnalati dall’ufficio dell’occupazione.

La decisione del Comune è quindi senz’altro apprezzabile, come abbandono della precedente modalità.

Le perplessità di Rieti Virtuosa sono però non solo nell’abbandono della declamata “funzione sociale” dell’incarico ma anche sulla popolazione su cui avverrà il sorteggio: non si vede infatti perché non si faccia riferimento all’Albo Unico degli Scrutatori del Comune di Rieti, previsto per legge e annualmente aggiornato; non è forse l’Amministrazione Separata di Vazia una parte del Comune di Rieti?

Tra l’altro la legge prevede, per la funzione di scrutatore, condizioni ulteriori che quella di elettore residente, e che non sono citate nell’avviso comunale: ad esempio di non essere candidato o dipendente delle forze armate, ma anche di essere cittadino italiano ed avere assolto agli obblighi scolastici.

Naturalmente si sarebbero potuti prelevare dall’Albo i soli residenti nella zona amministrata, in coerenza con le norme per le quali gli scrutatori debbano essere elettori (o, come altrove in Italia, dare a questi la precedenza).

Così come è stato congegnato, tanto più per il brevissimo tempo prima della scadenza (due soli giorni dalla pubblicazione), quanto disposto sembra configurare una beffa per coloro, iscritti all’Albo da anni e mai chiamati perché mai “segnalati”, che magari non sono stati avvisati o non hanno potuto fisicamente aderire alla nuova chiamata; e un leso diritto per gli altri.