Rieti, una città per suonare

In una citta apparentemente bloccata, fa piacere cogliere lo sviluppo di nuove iniziative indipendenti e non prive di qualche pretesa.

Luigi Pizzaleo

Luigi Pizzaleo

Qualche tempo fa, parlando con un amico in comune, siamo venuti a sapere che Luigi Pizzaleo, compositore, pianista e professore di lettere all’Istituto Alberghiero, sta organizzando un interessante evento musicale. Dal 25 al 28 ottobre si svolgerà a Rieti il Sax, Winds, and Bits: strumenti e musica del presente. Incuriositi, abbiamo invitato Pizzaleo a raccontarci qualcosa di più di questa nuova realtà che sta per affacciarsi sul panorama musicale reatino.

«Si tratta – ci ha detto – di una rassegna di musica contemporanea. Per questa prima edizione centreremo il discorso sugli strumenti a fiato e alla musica elettronica».

È un programma innovativo per Rieti…

Forse il progetto è ambizioso, ma non crediamo di cadere nel vuoto. Rieti ha un passato di concerti e manifestazioni interessanti e probabilmente una cultura musicale più diffusa di quello che si direbbe a prima vista. Può sembrare una scommessa, ma si fonda sulla convinzione che le proposte di qualità incontrano sempre un pubblico attento. Impostare il discorso in questa ottica ci dà la fiducia per portare avanti il progetto.

Si direbbe che ci sia già un riscontro positivo…

Beh, ovviamente il successo o l’insuccesso dell’iniziativa andrà verificato dopo. Ma il metodo di finanziamento che abbiamo adottato ci dà qualche speranza di riuscire. L’intera produzione è basata esclusivamente sull’autofinanziamento. La strategia è quella del cosidetto crowd-funding, una sorta di moderna sottoscrizione popolare. Posto un obiettivo economico realistico per coprire l’evento, lo si è suddiviso in quote di partecipazione al progetto finalizzate alla sua realizzazione.

Come avviene la raccolta?

Scontata una disponibilità e capacità di ascolto praticamente nulla delle istituzioni, abbiamo pensato di rivolgerci alla rete. In pratica abbiamo proposto il progetto sul sito www.produzionidalbasso.com. È una piattaforma gratuita che si occupa di mettere in contatto chi ha progetti da realizzare con i potenziali finanziatori. Il sostegno avviene tramite l’acquisto di quote. Nel nostro caso il budget fissato era di 2000 euro con le quote da 20. In cambio del proprio contributo, oltre alla soddisfazione di vedere il progetto realizzato, ai nostri sostenitori corrisponderemo un DVD con la sintesi dei concerti e altri materiali. La sottoscrizione on-line ormai è conclusa, ma abbiamo ancora delle quote da cedere. Chi volesse sostenerci se vuole può contattarci alla mail l.pizzaleo@tin.it.

E gli artisti che verranno a Rieti chi sono?

Trattandosi del “numero zero” della rassegna, come direttore artistico mi sono avvalso dei miei contatti nell’ambiente musicale. Avremo sia artisti dell’area jazz che concertisti classici. Guido De Flaviis e Manolis Manousakis eseguiranno un programma per sassofoni e live electronics; Teodoro Pace si esibirà come polistrumentista (clarinetto basso, flauto , strumenti etnici ed elettronica); Rosa Di Ilio è una artista specializzata in strumenti medievali e rinascimentali; Lorenzo Meo e Isabella Fabbri eseguiranno un programma di musiche per pianoforte e sassofono; Stefano Scippa, un interessante sassofonista bolognese, proporrà una performance di teatro musicale con il sax soprano. Suonerà anche il gruppo GRA/D, un trio di cui faccio parte anch’io.

Dove si terranno i concerti?

Alcuni concerti si terranno nella chiesa di Santa Scolastica. Altri, quelli più marcatamente elettronici, al Piccolo Teatro dei Condomini.

A Rieti mancano gli spazi per la musica?

Mancano. C’è da dire che non abbiamo cercato spazi istituzionali, preferendo porre maggiormente l’accento sulla specificità e l’autonomia della rassegna. In generale, chi si muove in questo modo a Rieti fa un po’ di fatica in più per la mancanza di luoghi disponibili. E quando operazioni come la nostra riescono a suscitare interesse può diventare inevitabile cercare la leva istituzionale.

Sappiamo che il lavoro sulla musica non si fermerà all’ascolto…

Sono anche previsti dei seminari a tema. Si intrecceranno con le esecuzioni e le arricchiranno di spunti tematici e di riflessioni sul fare musica. Si ragionerà su quale sia lo stato del mondo musicale oggi. In particolare si terrà un workshop sulla musica elettronica e i nuovi strumenti musicali, nel quale sarà possibile scoprire innumerevoli invenzioni sonore e le possibilità di interazione tra l’informatica l’universo acustico. Un tentativo di fare e ascoltare musica facendo nello stesso tempo un discorso sulla musica.