Rieti Superstar propone un Piano del commercio comunale

Anche un Piano del commercio nel programma di governo di Rieti Superstar, la lista civica che appoggia il candidato sindaco Paola Cuzzocrea. “Un progetto atto a riequilibrare funzionalmente il centro cittadino e il complesso dei suoi borghi storici – dichiara il coordinatore della lista civica, Gianluca Sansoni – incoraggiando lo sviluppo degli esercizi di vicinato, privilegiando le strutture di carattere rionale, con utenza di carattere prevalentemente pedonale, valorizzando e promuovendo la creazione di “nuove centralità urbane”, anche tramite programmi integrati per la rivitalizzazione della rete distributiva. Il tutto garantendo la piena accessibilità al centro cittadino, con l’adeguamento dei parcheggi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, e l’ottimizzazione del servizio di trasporto pubblico, anche con creazione di una metropolitana leggera cittadina e di trenini elettrici gratuiti per il transito nelle aree pedonali e Ztl”.

L’idea nasce dalla constatazione dei cambiamenti che negli ultimi anni hanno interessato le dinamiche della distribuzione commerciale e dai riflessi che essi hanno avuto sull’economia locale. Le liberalizzazioni, le importazioni da paesi con basso costo di manovalanza, l’ingresso delle multinazionali, la scienza della logistica applicata e, non ultimo, il commercio on-line hanno infatti stravolto il metodo dell’offerta e le aspettative dei clienti. Una situazione che il nostro capoluogo ha accusato particolarmente per una serie di cause ben precise, responsabili del disequilibrio tra grande distribuzione, riassumibile nel motto “massima scelta a prezzi competitivi”, e piccola distribuzione, destinata invece a specializzare l’offerta e a porre in primo piano il servizio e la qualità.

“Rieti, ad esempio – evidenzia Sansoni – è una delle pochissime città al mondo in cui il commercio non sfrutta la viabilità principale, perdendo l’opportunità di attrarre i viaggiatori che non sostano in città. Per ridonare logica al commercio è necessario dunque intraprendere una serie di azioni mirate: individuare delle aree da destinare al commercio nelle principali arterie viarie; rilasciare nuove licenze alla grande distribuzione solo a condizione che reinvestano una porzione degli introiti sul territorio; rivalorizzare le aree del centro storico prevedendo ed incentivando la nascita di esercizi commerciali che si integrino con la destinazione d’uso prevista e prevedibile. Un esempio pratico, in tal senso, potrebbe essere la riqualificazione della storica zona de I Pozzi, orientandone lo sviluppo sulle attività artistiche, per una crescita sia economica che socio-culturale. La zona, tra l’altro, ben si presta alla pedonalizzazione, fattore certamente a tutto vantaggio della socialità e dei fenomeni di aggregazione. Alcune aree di proprietà comunale nei dintorni potrebbero, inoltre, ospitare un laboratorio teatrale, mentre i giardini del Manni potrebbero incrementare l’attrattiva del luogo, prevedendo anche, ad esempio, l’allestimento di eventi culturali o di servizi enogastronomici.

Queste sono solo alcune delle possibili ipotesi – prosegue Sansoni -, tuttavia, in generale, il fine deve essere quello di rivalutare le aree commerciali esistenti e promuoverne di nuove, avviando un processo di pianificazione che ottimizzi il senso e la riuscita delle diverse attività”.

In particolare, secondo quanto prospettato dal programma, sarebbero da sviluppare:

per la grande e media distribuzione – con congrua percentuale di spazi da dedicare alla piccola e incentivando la vendita di prodotti locali, anche tramite l’utilizzo di società consortili – tutte le aree prospicienti le vie di comunicazione principali, vale a dire la Salaria per Roma in zona San Giovanni Reatino e la via Ternana, in ragione di un verosimile prossimo sviluppo dello scambio commerciale con la vicina Terni, per l’apertura del tratto di superstrada che di fatto dimezzerà i tempi di percorrenza. A tale proposito, va sottolineato come il collegamento col capoluogo umbro possa rappresentare per Rieti un’opportunità a patto che si sia in grado di sfruttarla, convertendo parte delle aree prospicienti in commerciali, pena l’essere fagocitati dalla superiore capacità commerciale di Terni.

Secondo: l’area de I Pozzi, come quartiere ad alto profilo ludico-culturale e ad alto potere aggregativo. Oltre alle potenzialità elencate, l’area potrebbe vedere anche la nascita di librerie, luoghi per eventi musicali, bar, enoteche, ristoranti e locali specializzati in gastronomie di qualità. Non solo. La zona potrebbe anche ospitare un circuito ciclabile di raccordo con l’argine del Velino, restituendo, di fatto, alla città un antico accesso, presente in tempi passati e successivamente occluso da proprietà private.

Terzo: l’intero argine del fiume Velino, relativamente alla sponda attigua alla città costellata di cantine e locali, potrebbe essere valorizzata rendendo gli stessi locali commerciali e prolungando il passeggio della già frequentata via Roma. Il percorso, tra l’altro, restituirebbe alla città un transito commerciale pianeggiante e adiacente le aree adibite a parcheggio.

Quarto: Un’altra ipotesi auspicabile è la rinascita commerciale di viale Maraini, che tornerebbe ad essere tra le maggiori arterie commerciali della città, rivedendo semplicemente il piano del traffico. Mentre, nei pressi dello stesso viale, la piazza di Regina Pacis, se pedonalizzata, potrebbe tornare ad ospitare il caratteristico mercato degli ambulanti.

Quinto: relativamente alla parte dismessa dell’area industriale, l’ipotesi di sviluppo prevede la nascita di un importante polo logistico. L’avvento del e-commerce ha infatti creato nuove esigenze e nuova economia. L’utilizzo delle strutture vetuste e la pianificazione di nuove, come magazzini di stoccaggio per la nuova economia, troverebbero a Rieti la massima competitività. I costi degli insediamenti nel territorio reatino sono infatti molto bassi e, grazie alla sopravvenuta efficienza dei corrieri, le aziende che necessitano unicamente di luoghi di deposito potrebbero individuare nella area industriale reatina il giusto luogo.

Infine, accanto alla pianificazione del commercio, nelle sue varie espressioni e modalità, va posta in primo piano la capacità di calendarizzare in maniera ottimale gli eventi in città – da quelli culturali a quelli sportivi a quelli enogastronomici – per attrarre il pubblico, locale e non, ovunque essi siano, in centro storico o altrove, contribuendo in maniera significativa al buon andamento delle attività commerciali.