Rieti Cuore Piccante guarda Torino

Ci saranno anche i rappresentanti di Rieti Cuore Piccante alla quindicesima edizione di Eucarpia, che si svolgerà a Torino dal 2 al 4 settembre 2013.

Eucarpia ha come finalità quella di promuovere la cooperazione scientifica e tecnica nel settore della coltivazione delle piante al fine di favorire il suo ulteriore sviluppo.

Nel corso della tre giorni si svolgeranno una serie di incontri tra i vari soci per discutere e affrontare dei problemi generali o specifici di tutti i campi di coltivazione delle piante e della ricerca genetica.

Ogni quattro anni, il Congresso Generale è tenuto insieme con l’assemblea generale. Quello di Torino del prossimo settembre sarà il quindicesimo e rappresenterà un forum aperto per tutti i membri di Eucarpia, fondata nel 1956 a Wageningen in Olanda, tra i quali figurano anche gli organizzatori di Rieti Cuore Piccante.

One thought on “Rieti Cuore Piccante guarda Torino”

  1. Lambertino Emiliofili

    Non si dirà che il peperoncino non ci riguardasse! Voglio asserirlo, pur a costo di apparire conforme, se non conformista. Non unirsi al coro, godereccio, mangereccio, astuto, non privo di cards.Si libra piuttosto un mio grado nuovo di appartenenza, di stupore. La situazione sale. E così, sia l’elogio del peperoncino, alabardato mite alfiere della tavola gustosa. Ed elogio dei suoi organizzatori transnazionalcalabresi ( la eventuale alienazione si compone e ri-compone nella propria massima rifrangenza). Lo si vede diffuso, si palpa ineffabile, la città vive e respira l’aroma, come smemorandosi nel convegno, nel gesto simbolico-musicale, nel gelato, nel turista. Il peperoncino è la linea mobile che segna l’orizzonte dei nostri desideri giovanili ( virili), l’archetipo mitico dell’evasione in un mondo altrove. E infatti va celebrato di notte, quando i rumori risultano più attutiti, quando tutto sembra meno precario e la lamina dell’eternità della cose scende quasi a protezione delle cose stesse dalla corrosione della precarietà e del momentaneo. Il piccante, in Rieti, è biologico : assai più biologico che mentale : è un modo d’essere della sua stessa natura, una specie di pulsione protoplasmatica, citotropica. I Reatini, si sa, per il modo come conducono la loro svagata magata libera esistenza, rendono difficile qualsiasi collocazione descrittiva. Ma il bozzolo che racchiudeva la città si sta sociologicamente incrinando. Ciò non riguarda le folle da arringare, ma le coscienze. Per questo i giorni del peperoncino aggallato cadono lenti ed inconosciuti. Gli equilibri dei sentimenti si ripongono sulla base di questa gente.Rieti. Ognuno è convinto come la sera sia completa, fra sciarpe d’aria, piroghe e dittature libertarie. E allora, Peperoncino. Non è saputo nemmeno tanto sfruttare, la sua voce non viene dal di dentro. Ma ora che le maracas cinguettano, qualcuno al mondo riuscirà a comprendere il confuso confine tra la densità di un sentimento e quella di un altro. Ancestralmente irrazionali. E saporiti, entrambi. Resistere non servirà a niente, come dice Quirino Spandas, ma è sempre meglio che leccare camicie, specie se inzuppate di peperoncino. Vostro affezionato Lambertino Emiliofili.

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