Rieti centro d’Italia: scende in campo la Uil

«In questi giorni si fa un gran parlare della provocazione lanciata da Narni sul fatto di rivendicare l’appellativo di città “Centro d’Italia”. A mio avviso le reazioni della politica reatina sono state tardive, parziali e poco convincenti». Questo è quanto dichiara il segretario generale Uil Alberto Paolucci.

«Non basta dire e ricordare, infatti, che i classici latini individuavano Rieti come Umbilicus Italiae – continua Paolucci – cosa ben più importante della fredda misurazione geometrica narnese. Lo hanno scritto Marco Terenzio Varrone, Virgilio, Plinio. Il problema è che Rieti, negli anni, non è riuscita a valorizzare questo dato storico e culturale (e non geografico), a cominciare dalla presentazione urbanistico-architettonica di piazzetta S. Rufo. L’area è tenuta in condizioni pietose e non è solo un problema di “caciotta sì o caciotta no” ma magari di caciotta (giusto per intenderci) che dovrebbe essere restaurata, abbellita, illuminata, arricchita con verde e qualcosa di più prezioso. Vogliamo poi parlare dei lampioni spenti  della zona? Della sporcizia e degli atti vandalici che regnano sovrani? La sola difesa d’ufficio lanciata, peraltro a scoppio ritardato, dal sindaco Petrangeli sull’essere Rieti il centro d’Italia, appare il solito tentativo disperato e disorganizzato di questa città. Chi è che ha gestito e gestisce il turismo del capoluogo, della Provincia e della Regione?»

«Manca, insomma, un piano strategico di decoro urbano, di marketing e di organizzazione. Come UIL – conclude Paolucci – propongo di creare un tavolo di lavoro per affiancare a tutte le iniziative di Rieti la dicitura “Centro d’Italia”. Qualche esempio: Meeting di Rieti Centro d’Italia, Rieti Cuore Piccante Centro d’Italia, Rieti Danza Festival Premio Centro d’Italia, Lotteria Centro d’Italia, Certamen Varroniano Centro d’Italia ecc. Chi non ricorda le importanti trasmissioni realizzate dalla Rai a Rieti con questa dicitura? E allora serve fare “mea culpa” e uno scatto di orgoglio da parte di tutti. Bisogna lavorare all’allestimento di un grandissimo evento. Noi ci stiamo pensando».