Riccio si perde in città. Interviene la Forestale

A notare ieri pomeriggio il simpatico esemplare di riccio (Erinaceus europaeus) è stata una signora che si trovava a passare in via Cerroni, che in un primo momento aveva pensato fosse finto, poi resasi conto che era proprio un riccio in “carne e spine”, ha subito pensato di segnalare il fatto al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Rieti.

Sul posto si è prontamente portato il personale del Comando Forestale (Sovrintendente Ricciardi Enrico e Assistente Capo Di Placido Simona) che ha provveduto a recuperare l’animaletto, il quale, ovviamente, non intuendo le buone intenzioni dei Forestali si è giustamente “chiuso a riccio”, fatto questo che ha agevolato la cattura dello stesso (al di la delle apparenze il riccio ha una buona mobilità).

Da un esame effettuato circa le condizioni di salute, il piccolo riccio non ha evidenziato problemi di sorta, per cui si è subito provveduto a rimetterlo in libertà in un luogo lontano dal centro abitato e dalle strade. Il piccolo mammifero al momento del rilascio, ha subito fiutato l’odore della campagna tanto da fare capolino dallo scatolone utilizzato per il trasporto.

Il riccio ha abitudini notturne legate in particolare al fatto che ha buio gli è più facile procurarsi il cibo. Di fatto il riccio è un piccolo mammifero onnivoro, con olfatto e udito particolarmente sviluppati, meno sviluppata sicuramente la vista. Non ha praticamente nemici, essendo protetto da una barriera di oltre 6.000 aculei, tuttavia la Volpe è in grado di predarlo. Il fattore di rischio più elevato è dato dall’attraversamento delle strade, infatti purtroppo e spesso, si vedono questi simpatici animaletti sull’asfalto schiacciati dalle ruote delle automobili.

Ricordiamo che il riccio è una specie protetta, quindi non cacciabile e neanche detenibile.