Ricci (Fin-Cisl Rieti): «dalla crisi Ritel a un nuovo sviluppo industriale Reatino»

«Dopo l’incontro al Mise dei giorni scorsi, dove si è concluso con l’impegno da parte di Elco di formalizzare la richiesta di acquisto dei beni ex Ritel al curatore fallimentare e da parte delle istituzioni di approfondire dal punto di vista tecnico il loro ingresso societario “nell’incubetor”, la Fim sollecita un’accelerazione da parte della giustizia al fine di vedere rientrare i lavoratori ex Ritel nello stesso perimetro e le istituzioni a far sì che nella gestione futura ci sia un organismo di sorveglianza in cui partecipano anche i rappresentanti dei lavoratori».

Lo dichiara Giuseppe Ricci della Fim-Cisl di Rieti tramite un comunicato.

Il sindacalista ricorda alcuni importanti provvedimenti tra quelli più recenti in fatto di sviluppo: «l’approvazione da parte della giunta regionale di un finanziamento di 25 milioni per le PMI impegnate nello sviluppo di servizi Ict. 22 milioni destinati a progetti di open data nella PA e che complessivamente sono 47 i milioni di euro, tra fondi statali e Por Fesr» e «l’accordo tra Miur e Regione, che mette a disposizione 80milioni di euro (60 dal Miur e 20 dalla Regione) a tre comparti strategici per il territorio laziale: il distretto tecnologico dell’aerospazio, quello delle bioscienze e il distretto per le nuove tecnologie applicate ai beni culturali».

«10 milioni – prosegue Ricci – saranno stanziati per l’aerospazio: i bandi sono già pronti e saranno i primi a partire; 30 i milioni destinati alle Bioscienze, per sostenere la ricerca applicata e industriale realizzata da Grandi imprese, PMI, enti di ricerca pubblici e centri di ricerca pubblici e privati, con particolare riferimento ai settori farmaceutico, dei dispositivi medici e diagnostici, della sicurezza alimentare e delle biotecnologie per la salute e l’ambiente; oltre 40 milioni di euro riservati al distretto tecnologico dei beni culturali serviranno, infine, per attuare un nuovo piano di interventi in grado di consolidare il nucleo di imprese orientate all’innovazione intorno a progetti applicativi specifici e sviluppare nuove soluzioni di servizi e piattaforme per la valorizzazione dei beni culturali».

«A fronte di queste nuove opportunità e anche delle altre che possano scaturire dai benefici da accordi di programma (Rieti è riconosciuta area di crisi) – conclude il sindacalista – la Fin Cisl sollecita tutta la classe dirigente, a partire da quella locale, al fine di far avere delle ricadute importanti sul nostro territorio , nel contempo sollecita da una parte la Finmeccanica ad un risarcimento nei confronti del nostro territorio proponendosi come soggetto trainante per un nuovo sviluppo industriale ricordandogli che oggi è già presente in un consorzio di ricerca reatino, dall’altra si chiede all’Alcatel a tornare ad investire nel nostro territorio utilizzando le nuove opportunità che oggi si stanno creando».