Regione, Zingaretti: i debiti mutualizzati rappresentano un macigno insostenibile

Si è svolta oggi un’iniziativa pubblica che ha portato a Rieti in contemporanea il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e gli assessori regionali Guido Fabiani (Sviluppo Economico e Attività Produttive), Lucia Valente (Lavoro) e Fabio Refrigeri (Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente) e che è stata preceduta da un incontro – il primo nella storia dei rapporti tra Ente Camerale e Regione – dei vertici regionali con la Giunta della Camera di Commercio di Rieti.

Oltre 400 persone hanno partecipato all’evento, voluto da Regione Lazio, Camera di Commercio di Rieti e Unioncamere Lazio dal titolo “Si riparte con i fondi europei. E una Regione che li usa bene”. Un incontro organizzato con l’obiettivo di far incontrare i vertici della Regione con i protagonisti della realtà produttiva del Reatino, al fine di poterne cogliere suggerimenti e istanze anche in vista della programmazione dei nuovi fondi comunitari e per illustrare loro le occasioni offerte dall’azione della Regione in materia di sostegno al rilancio e allo sviluppo delle attività economiche, ottimizzando l’utilizzo dei bandi esistenti da parte del tessuto imprenditoriale locale.

Nel suo articolato intervento, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha detto che «la nostra regione si trova in questa tragica condizione perché in passato abbiamo avuto una classe dirigente debole di fronte alla crisi, con risorse impiegate non più al servizio dei cittadini e degli imprenditori ma solo di chi gestiva il potere. Noi stiamo cambiando passo, si ritorna a gestire la cosa pubblica per il bene comune». Parlando del debito, il Zingaretti ha aggiunto che «il Lazio ha 10 miliardi di debiti mutualizzati che rappresentano un macigno insostenibile”, mentre in tema di fondi europei, Zingaretti ha esortato gli amministratori e gli imprenditori reatini a fare sistema. “La nuova programmazione regionale 2014-2020 – ha detto Zingaretti – ruota attorno a cinque asset di sviluppo che sono la sintesi di una Regione che ha un’identità moderna fragile. Perciò la nostra missione è offrire una programmazione che ci faccia capire chi siamo».