Petrangeli: la nomina di Latini in ASM è l’ultimo colpo di mano di una coalizione allo sbando

«Ancora una volta il sindaco Emili dimostra la sua scarsa sensibilità istituzionale procedendo alla nomina, ad un mese dalla fine del Suo mandato, del Dott. Carlo Latini alla presidenza di Asm. Un ultimo colpo di mano di una coalizione allo sbando che cerca evidentemente di raccogliere gli ultimi frutti di una gestione sconsiderata del Comune di Rieti». È quanto si legge in un comunicato della coalizione centrosinistra a sostegno di Simone Petrangeli Sindaco che prosegue: «Il Dott. Latini è stato per anni, come costoso consulente esterno, responsabile di un fallimentare controllo di gestione per poi transitare alla carica di sovrintendente del Reate Festival, ruolo lasciato quando sono stati messi in discussione i finanziamenti pubblici. Non possiamo – aggiungono – non considerare anche lui responsabile del drammatico stato finanziario dell’Ente e riteniamo questa nomina un atto scellerato sia da un punto di vista politico che amministrativo».

La coalizione del centrosinistra reatino chiede di sapere sapere «cosa pensano di questo l’Assessore e candidato Perelli titolare della delega ai rapporti con Asm, il candidato Emili e gli altri esponenti dell’attuale Giunta anch’essi candidati. Condanniamo con forza il tentativo di controllare, al di la di chi amministrerà il Comune nei prossimi anni, una importante azienda partecipata. Un motivo in più per mandare a casa chi dimostra arroganza e nessun rispetto per la città».

Dal centrosinistra si punta il dito anche sulla cessione del 2% delle azioni ASM, originariamente destinate ai lavoratori.

Si legge in un altro comunicato: «La vendita delle azioni ASM è l’ennesimo atto di arroganza di un’Amministrazione arrivata a fine mandato nel modo più indecoroso possibile. Non solo non sono stati approvati il bilancio di fine mandato e quello relativo al 2012 ma, questa amministrazione, ha anche avuto il coraggio di vendere le azioni Asm senza passare per il Consiglio e la Giunta comunale calpestando così il diritto dei dipendenti ad acquisirne il 2%. L’atto di vendita appare illegittimo perché non tiene conto del diritto di prelazione dei lavoratori e tantomeno della necessità di una discussione seria ed approfondita sulla materia. L’Asm è un patrimonio della città e non può essere svenduta. Inoltre la notizia di un imminente nomina dei nuovi vertici a pochi giorni dal rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale ci preoccupa moltissimo. Per questo riteniamo sarebbe necessario e doveroso rinviare alla nuova Amministrazione decisioni che portate avanti in questo modo, sembrano compromettere il futuro dell’Azienda».