Papa Francesco

Papa Francesco: Angelus, appello ai “leader europei” per i 49 migranti a bordo di due navi di Ong nel Mediterraneo

«Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai Leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone»: è l’appello rivolto dal Papa al termine dell’Angelus.

«Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai Leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone».

È l’appello rivolto dal Papa al termine dell’Angelus, al quale – secondo la Gendarmeria vaticana – hanno partecipato 60mila persone. Poi l’augurio «cordiale e fraterno nel segno della comunione tra tutti noi cristiani» ad alcune Chiese orientali, cattoliche e ortodosse, che seguono il calendario Giuliano, e celebrano oggi il Natale.

«Non permettiamo alle nostre paure di chiuderci il cuore, ma abbiamo il coraggio di aprirci a questa luce che è mite e discreta”, l’invito contenuto nell’Angelus dell’Epifania, durante il quale Francesco ha esortato a seguire l’esempio dei Magi, «aperti alla novità», ai quali «si svela la più grande e sorprendente novità della storia: Dio fatto uomo».

Erode e gli scribi di Gerusalemme, invece, con il loro «cuore duro, che si ostina e rifiuta la visita di quel Bambino», per il Papa «rappresentano quanti, anche ai nostri giorni, hanno paura della venuta di Gesù e chiudono il cuore ai fratelli e alle sorelle che hanno bisogno di aiuto. Erode ha paura di perdere il potere e non pensa al vero bene della gente, ma al proprio tornaconto personale. Gli scribi e i capi del popolo hanno paura perché non sanno guardare oltre le proprie certezze, non riuscendo così a cogliere la novità che è in Gesù».