Paola Cuzzocrea lancia una campagna di obbedienza civile e la simulazione di governo

«Ogni giorno faremo un richiamo al rispetto delle leggi e dell’etica politica e amministrativa che in questi anni i partiti di centro-sinistra-destra hanno calpestato fino all’indecenza». È quanto dichiara il candidato sindaco Paola Cuzzocrea invitando alla presentazione della Lista Rieti Virtuosa che si terrà mercoledì 11 aprile alle ore 15 presso il Comitato elettorale di Via Cintia 85.

«In affiancamento a questa “Campagna di obbedienza civile”, con la squadra di cittadini e cittadine che si stanno impegnando da un anno in questo laboratorio politico “oltre i partiti”, – prosegue – presenteremo di volta in volta delle azioni concrete di sviluppo che già sono in atto e che mirano ad avviare una riconversione dell’economia reatina di lungo periodo. Con questa che abbiamo voluto chiamare “Simulazione di Governo”, ci piacerebbe lasciare immaginare ai cittadini quello che potrebbe essere Rieti con un’Amministrazione Comunale che non dovrà tenere conto delle Segreterie di partito e dei relativi interessi di potere che vi ruotano intorno e che hanno ingessato l’economia di Rieti, impoverendo le famiglie e logorando i servizi essenziali alla collettività, spesso per miseri tornaconti personali e “familiari”».

«Il disastro della Sanità causato da Storace, Marrazzo e Polverini – conclude – ci dice più di ogni altro esempio quanto sia impossibile uscire da questo circolo vizioso dei partiti e degli schieramenti senza un risveglio civico collettivo. Temo che Rieti stia facendo da cavia a veri e propri esperimenti politici: quando scendono in campo in una piccola città come la nostra Segretari regionali del Sindacato o addirittura Amministratori delegati di multinazionali che hanno contratti importanti con il Ministero della Sanità, c’e’ di che riflettere. Obiettivo principale è uscire definitivamente da quel “limbo” della politica che molti, confondendo la gente, attribuiscono ai cosiddetti “moderati” ma che noi preferiamo chiamare “estremisti di centro”, con riferimento preciso a tutti quegli intrecci che vedono il potere collocato in quel “centro virtuale” proprio di tutti gli schieramenti, in attesa e ad osservare le mosse delle ‘pedine locali’ per poi collocarsi con il più forte. Se poi il più forte non c’è, si sceglie a Roma colui che possa garantire meglio il perdurare dello status quo».