Si è svolto domenica 24 agosto sul Velino il “Palio all’incontrario”, appuntamento goliardico promosso dai rioni che partecipano ogni anno alla Festa del Sole. Gli atleti delle contrade sono infatti tornate a competere sul fiume, ma con la particolarità di non potersi cimentare nelle proprie specialità. Niente tinozza ai tinozzari, dunque, ma anche niente bicicletta ai ciclisti e barca vietata ai fiumaroli. Quasi ogni concorrente ha dovuto misurarsi con una prova per lui inedita, estranea. Una formula che il pubblico sembra aver gradito, almeno a giudicare dalle presenze.
E forse nell’evento si può leggere anche dell’altro: la giornata è sembrata infatti anche un invito a riappropriarsi del fiume, almeno come spazio urbano, parco giochi, occasione di incontro. Il Velino è in qualche modo all’origine stessa della città, e le sue acque ne hanno alimentato in vario modo la vita e l’economia per lungo tempo. Ma i cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni, hanno poi inevitabilmente ridotto la sua importanza, fino a farne quasi solo un elemento del paesaggio: bellissimo ma privo di un ruolo.
Foto Massimo Renzi.