Nessuna protesta in atto nel Carcere di Rieti

«Non ci sono in atto da parte della popolazione detenuta nessun tipo di protesta e nessun atto di denuncia veda interessato l’intervento della Procura di Rieti o i superiori Uffici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria se non per le procedure ordinarie». Lo dichiarano Francesco Spognardi e Enrico Bianchetti dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) di Rieti, sottolineando che quanto «propinato all’opinione pubblica dal quotidiano «Corriere di Rieti» con gli articoli dell’ 8 e 11 settembre non corrisponde al vero».

«Tanto è vero – aggiunge Spognardi – che se ci fosse stata un qualsiasi problema di soprusi da parte della Direzione nei confronti della popolazione detenuta, sicuramente la figura del Garante dei Diritti dei Detenuti avrebbe fatto le sue rimostranze. Ad onor del vero si ribadisce che presso l’Istituto Penitenziario di Rieti primo in Italia ad aver stabilito per conto dello Stato con la popolazione detenuta il famigerato “Patto di Responsabilità” sotto la supervisione del Corpo di Polizia Penitenziaria (da non confondere con guardie carcerarie – agenti di custodia – polizia carceraria) nel programma di Vigilanza Dinamica, vi sono in atto molteplici attività ricreative quali Palestra, sale ricreative, ping-pong, calcio balilla, campo da calcio, progetti studio, corso di teatro e attività in collaborazione con Legambiente ed altre associazioni di volontariato».

Prosegue il segretario sindacale: «Quindi quando si legge che ci sono richieste di detenuti che chiedono di essere trasferiti per motivi di protesta, bisogna invece sapere che le richieste sono motivate, anche perché è un loro diritto, chiedere il trasferimento per riavvicinamento presso Istituti Penitenziari vicino alle residenze delle proprie famiglie».

«Restano invariate altresì invece le problematiche inerenti all’integrazione del Personale di Polizia Penitenziaria, – conclude Bianchetti – sull’ammodernamento e l’adeguamento degli automezzi, sulle mancate retribuzioni delle ore di lavoro straordinario (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) e inerenti la mancata nomina di medici e personale infermieristico (Regione) e credo che con la crisi con i tagli effettuati dal Governo per il prossimo futuro non ci siano miglioramenti».