Musica sacra in Cattedrale e a San Domenico

Un fine settimana all’insegna della musica nei luoghi sacri – la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Basilica di San Domenico – per due concerti accomunati da un repertorio a destinazione liturgica ma vario per stile e per epoche. La suggestione e la spiritualità della musica corale sarà protagonista del concerto di sabato 31 ottobre, in cui l’accostamento della musica composta nel XVII secolo da Ottavio Pitoni, importante compositore del repertorio polifonico di origine reatina vissuto a Roma a cavallo tra ‘600 e ‘700, si accosta alla produzione recente di Domenico Bartolucci.

Di Pitoni, compositore che si colloca nella tradizione di Palestrina, verranno eseguiti tre brani, tra cui il Tantum Ergo, presente nel repertorio coristico internazionale; di Domenico Bartolucci, a due anni esatti dalla scomparsa, si esegue una composizione dedicata a San Francesco, omaggio del Festival alla spiritualità del territorio reatino. Protagonista il Coro Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina, stabilmente attivo nelle Marche con impegni anche in importanti contesti internazionali.

Si torna nella Basilica di San Domenico domenica 1 novembre per il secondo concerto organistico del Reate Festival.  Sul grande organo pontificio Dom Bedos-Roubo  Daniele Rossi, organista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, eseguirà un programma sacro in cui alle composizioni di Johann Sebastian Bach si accompagneranno brani di autori dell’Ottocento italiano che si sono dedicati, oltre che alla musica sacra, anche al melodramma. Un repertorio singolare, tutto italiano nel carattere, in cui alla destinazione liturgica si accompagna lo stile del teatro d’opera, non a caso proposto all’interno di un festival dedicato al Belcanto. L’organista marchigiano Giovanni Morandi, ad esempio, fu maestro di canto delle celebri primedonne Angelica Catalani e di Rosa Morolli, sua moglie; il bergamasco Felice Moretti, più conosciuto con il nome di Padre Davide da Bergamo, fu in stretti rapporti di amicizia con Donizetti e Mercadante;  il torinese Paolo Sperati fece fortuna in Norvegia come direttore dell’Opera di Christiana, l’attuale Oslo; il parmigiano Ferdinando Provesi, noto per essere stato uno dei primi insegnanti di Verdi, abbinò alla sua attività di maestro di cappella a Busseto quella di operista. Una sequenza di musica raramente eseguita e piacevolissima che sorprenderà il pubblico del festival.

Il Festival proseguirà nelle prossime due settimane con un concerto lirico dedicato alle “Cenerentole” del teatro d’opera (8 novembre) – interpreti il soprano Angela Nisi e il baritono Luca Bruno accompagnati al pianoforte da Antonello Maio –  con le Favole in musica di Milena Vukotić e Angela Annese (14 novembre) per chiudere con un’entusiamante concerto dell’Orchestra Giovanile di Roma (15 novembre).