Il Museo dell’Olio della Sabina apre le porte alla stampa / LE FOTO

Martedì 31 maggio il Museo dell’Olio ha aperto le porte ai giornalisti per una conferenza-visita stampa. Prima della visita guidata c’è stato un momento per i saluti del sindaco di Castelnuovo di Farfa che ha espresso la necessità di ripartire dalle tradizioni dopo una lunga pausa in cui il museo è stato chiuso. Anche l’ex sindaco di Castelnuovo, che ha dedicato gran parte della sua vita al museo, è intervenuto per ripercorrere la storia di questo progetto che fin dall’inizio si era caratterizza to come qualcosa di diverso dal solito “museo agricolo”. E infatti l’architetto Sveva di Martino, definendosi “innamorata del territorio minore italiano”, ha dato un interpretazione del significato che può assumere l’arte, in questo caso contemporanea, per raccontare la cultura e coltura dell’olio.

Durante la visita l’architetto di Martino ha illustrato le opere degli artisti Maria Lai, Alik Cavaliere, Hidetoshi Nagasawa, il musicista scenografo Gianandrea Gazzola e Ille Strazza per la musica. Lo specifico linguaggio del contemporaneo, accompagnato da puntuali spiegazioni, fa entrare il visitatore nella simbologia e nel mistero dell’olivo e del suo frutto. L’esperienza è solo in parte straniante permettendo anche al non appassionato di godere delle opere, siano esse sculture, l’oleofono oppure video accompagnati da canti del dialetto Sabino. Un piccolo miracolo per percorrere da una prospettiva nuova una storia che da Galeno (II secolo) arriva fino a noi e c’è da augurarsi possa svilupparsi e crescere. Al termine della visita i presenti hanno assaggiato il prezioso oro verde completando nel miglior modo possibile l’esperienza multi sensoriale.

Foto di Samuele Paolucci

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