Montino a Bondi: «si fermi, la Sanità non è la Parmalat»

«Ho letto oggi quanto si avvia a decretare il Commissario Enrico Bondi in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Penso che debba fermarsi, semplicemente fermarsi. Quanto sta decidendo non è una cura, ma una devastazione. Peraltro ho forti dubbi anche sui dati forniti dall’Asp che definiscono il quadro che si sta discutendo. Non c’è spazio per tagliare altri 2200 posti letto dopo i 2865 tagliati dalla Polverini, dopo i 2000 tagliati da Marrazzo. Sono troppi. Da cinque anni la sanità di questa Regione subisce solo tagli con il risultato che oggi i cittadini del Lazio hanno meno sanità. La Polverini non ha creato nulla sul territorio e intere province sono state desertificate. Davanti al fallimento è scappata, lasciando un disastro tale che il Governo ha inviato Bondi per un ulteriore salasso. Prima di proseguire sulla strada dello smantellamento mi pare il caso che venga data un’alternativa ai cittadini. Procedere in modo tecnico non ha senso, perché la sanità non è la Parmalat. Eliminare il S. Filippo Neri è un errore, chiudere lo Spallanzani anche, pensare di ridurre i posti letto del Pertini che è un ospedale di frontiera è da irresponsabili, come chiudere il Cto della Garbatella. Così non si può fare e non capisco come l’Asp possa supportare decisioni di questo tipo. Ripeto: Bondi si fermi, a breve ci saranno le elezioni. La riforma del sistema sanitario regionale spetta a chi sarà eletto perché la sanità non è un’azienda privata e il suo futuro lo devono decidere i cittadini e chi li rappresenta. Spero che questo appello venga ascoltato perché scelte di queste dimensioni, a ridosso di una campagna elettorale, sono distorsive. Aspettare due mesi non provoca alcun problema».

È quanto dichiara il capogruppo in Regione Lazio del Pd Esterino Montino.