Prosegue il percorso di avvicinamento dei media reatini al vescovo eletto di Rieti. Questa mattina è infatti «Il Messaggero» a pubblicare una intervista rilasciata da mons. Domenico Pompili, che dalle colonne del quotidiano, si dimostra interessato alla realtà reatina a 360°: dalla Notte Bianca alla musica di Lucio Battisti, fino allo sport, con il basket al PalaSojourner e il calcio allo stadio “Manlio Scopigno”, allenatore del Cagliari, la sua squadra del cuore.
Anche se poi, al centro del discorso, rimangono le dimensioni problematiche del territorio, come nel caso della Salaria e della Ferrovia: «Sono rimasto colpito nel vedere le difficoltà legate a esempio al mondo dei trasporti, alla ferrovia e alla Salaria in particolare. Ho come l’impressione che ci sia stata una strana forma di miopia nel non curare questi aspetti».
Un difetto dello sguardo, del modo di approcciare alla realtà, che richiede un cambiamento di prospettiva: «Noi che stiamo in un contesto di natura, tra la Valle Santa e le vette del Terminino, dobbiamo riscoprire uno sguardo che allarga le prospettive, perché da soli non andiamo da nessuna parte».
dove sarebbe il “duro monito del nuovo vescovo?”. Il solito atavico, inguaribile, cinico vizio di “strillare” titoli inesistenti per far colpo sul passante e vender qualche copia in più. Non mi pare che dire “Ho come l’impressione che ci sia stata una strana forma di miopia nel non curare questi aspetti»” costituisca un “duro monito”….tutt’altro. Direi che è una constatazione tra l’attonito e l’ironico, ma tutt’altro rispetto a quanto scritto. Partiamo male….non è certo questo un bel biglietto da visita per la città. un conto è “incanalare” dichiarazioni del politico di turno, un conto quelle di un’autorità morale quale il vescovo non ancora insediatosi….). Mi complimento invece con la carissima Daniela, amica e collega di tante dirette tv: in questi articoli è davvero brava!