Mons. Pompili in Provincia: «non cedere alla rassegnazione per cogliere nuove possibilità»

«Portare una presenza che è una forma di conoscenza»: è questo lo spirito con cui nella tarda mattinata del 27 aprile il vescovo Domenico ha fatto visita ai lavoratori della Provincia e al presidente Giuseppe Rinaldi. «Siamo persone che vivono sullo stesso territorio, e quindi mi pareva importante, anche se la Provincia sembra essere destinata ad una forma di definitiva chiusura, che io potessi avere l’opportunità di conoscere quelli che l’hanno vissuta in questi anni».

Una visita, quella di mons. Pompili, che arriva come segno di amicizia, ma che risuona anche come invito alla concretezza: «Le istituzioni – ha detto – cambiano, si trasformano, talora in meglio, talora in peggio. Nessuno di noi è così ingenuo da pensare che le cose possano rimanere immodificabili nei secoli. Anche questa Provincia fu l’effetto di una ridefinizione di territori e di spazi, non più di novanta anni fa. Le cose cambiano, e se cambiano ci costringono anche a rimetterci in movimento».

«È importante che ciascuno di voi, nel proprio ambito, non si senta un materiale da scarto rispetto a questa innovazione, ma qualcuno che è chiamato a ripensarsi in un contesto differente» ha esortato don Domenico. «In questo non siete soli, chiunque oggi vive il mondo del lavoro sa che il rischio è anche più tragico. La possibilità di “perdere il posto” è dietro l’angolo. Nel vostro caso si tratta di vivere il lavoro in un altro contesto».

Un cambiamento che non è certamente esente da difficoltà: «Sul piano teorico siamo tutti d’accordo che in un mondo in rapido cambiamento, c’è anche bisogno di nuovi assetti, ma la ridefinizione dei compiti e del lavoro ha certamente un suo peso anche nella vita quotidiana e familiare». Non solo: «quando poi si arriva alla fase operativa e occorre andare al sodo, non si fanno molte distinzioni e si rischia di buttare con l’acqua sporca anche il bambino».

«Il bambino – ha spiegato il vescovo – nello specifico dell’istituzione Provincia era la prossimità al territorio, la possibilità di stare accanto. Tanto più si accentra, tanto più questa vicinanza rischia di essere una possibilità solo teorica. Da questo punto di vista penso che bisognerà trovare forme diverse per assicurare quello che voi garantivate».

In particolare mons. Pompili ha fatto riferimento alle tante funzioni svolte dalla Provincia nel campo della scuola, dell’ambiente e della viabilità. Ambiti rispetto ai quali, il vescovo ha esortato i dipendenti dell’ente a «non vivere questo momento di passaggio come una condizione da accanimento terapeutico, quasi foste qui con la respirazione artificiale» invitando i lavoratori a «fare il possibile per orientare e salvare il servizio al cittadino con una prospettiva vitale, e non di rassegnazione a qualcosa che è semplicemente scomparso».

Al termine dell’incontro, don Domenico non ha mancato di salutare personalmente ciascuno, per poi completare la visita accompagnato dal presidente Rinaldi.