Il Prefetto Giuseppina Reggiani ha firmato nella mattinata odierna, nel Salone del camino, tre protocolli d’intesa per la realizzazione di percorsi d’integrazione mirati all’impiego dei richiedenti asilo, a titolo gratuito, in attività di pubblica utilità nei territori dei Comuni di Poggio Bustone e Frasso Sabino, nonché di alcuni dei Comuni ricadenti nel comprensorio della V Comunità Montana Montepiano Reatino.
Nel rivolgere il suo saluto di benvenuto, il Prefetto ha tenuto a sottolineare la forte tradizione di accoglienza che vanta questa provincia ricordando, in particolare, come l’attuale Sindaco di Rieti, nella sua precedente esperienza sindacale, con una intuizione all’avanguardia nella cultura della tolleranza, ha messo a disposizione della comunità islamica alcuni locali da adibire a luogo di culto, riservando, altresì, delle sezioni cimiteriali per i defunti israelitici e musulmani.
Il Prefetto Reggiani ha poi illustrato la situazione dell’accoglienza in ambito provinciale, caratterizzata, in linea con la normativa vigente e le direttive ministeriali, da una modalità capillare e diffusa, costituita da 11 Centri di accoglienza straordinaria – CAS e da 6 SPRAR, che ospitano complessivamente circa 800 migranti, con una incidenza percentuale dello 0,51%, rispetto alla popolazione totale residente. Ha ricordato, inoltre, che è in corso il bando per l’accoglienza di 750 richiedenti asilo, numero che comprende i 600 migranti attualmente ospiti dei CAS.
Ha quindi descritto i contenuti dei tre “protocolli”, sottolineandone la portata e la valenza, quali strumenti indispensabili, in continuità con i percorsi già intrapresi, volti ad accrescere il senso di appartenenza dei migranti alle comunità locali, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione attiva e di coesione sociale.
È seguito il saluto del vescovo Domenico Pompili, che nel ringraziare il Prefetto per le iniziative messe in campo a pochi giorni dal suo insediamento, ha sottolineato l’importanza delle finalità che s’intendono perseguire con l’attuazione di percorsi di accoglienza, da gestire all’insegna della trasparenza e della competenza. Ha aggiunto che tali criteri devono essere il motivo conduttore sia per gli enti che promuovono i progetti che per gli stessi migranti; questi ultimi non devono perdere le opportunità concrete loro offerte per uscire da uno stato di “inattività” collaborando al benessere delle comunità che li accolgono, in un reciproco processo di crescita ed arricchimento culturali.
Prima di passare alla sottoscrizione, alcuni dei richiedenti asilo coinvolti nei diversi progetti d’integrazione, hanno portato la loro testimonianza sull’esperienza a contatto con le comunità locali.
Il primo dei citati documenti, sottoscritto con il Sindaco di Frasso Sabino e la Cooperativa Sociale Il Volo, impiegherà cinque giovani nigeriane in lavori di ordinaria manutenzione del Parco Naturalistico della Valle del Farfa e delle aree verdi del centro storico.
Il secondo, con la medesima Cooperativa Il Volo, costituisce la prosecuzione di attività, iniziate lo scorso anno, in collaborazione con la V Comunità Montana Montepiano Reatino, con la Fondazione Amici del Cammino di Francesco volto alla valorizzazione del “Cammino di Francesco” mediante interventi di miglioramento e maggiore fruibilità del percorso. Importante novità di quest’anno, anche l’adesione al protocollo della Cooperativa Loco Motiva, per coinvolgere nelle attività le persone affette da autismo ospiti del Centro diurno Sant’Eusanio, gestito dalla Cooperativa stessa.
L’altro protocollo siglato con il Sindaco del Comune di Poggio Bustone e la Cooperativa Sociale Clarissa vedrà l’impiego dei 14 ospiti di quel Comune in attività di volontariato di carattere civile per servizi alla collettività, da attuarsi mediante percorsi formativi ad hoc.
In Prefettura è istituito un apposito tavolo tecnico per il monitoraggio delle iniziative messe in campo al fine di un proficuo e costante confronto per il miglioramento di strategie d’intervento e per misurare le buone prassi replicabili.
Presenti alla sottoscrizione, oltre ai Sindaci interessati, al Presidente della V Comunità Montana, ai responsabili degli Enti gestori, della Fondazione del Cammino di Francesco e della Cooperativa Onlus Loco Motiva, partner dei progetti, anche le Forze dell’Ordine, i rappresentanti della Diocesi di Rieti e la Stampa.