Meteo: mica siamo in Africa

Con la riapertura delle scuole si può ritenere definitivamente archiviata la stagione estiva. Settembre, si sa, è mese di buoni propositi, di bilanci e di ricordi estivi, specie per quei fortunati che hanno potuto godere di meritata vacanza. Ferie che a sentire alcuni sono state rovinate dal tempo inclemente.

Ma è proprio così? Certo, la prima parte della stagione non è stata caratterizzata da un tempo stabile e soleggiato. Piuttosto continui impulsi freddi ed instabili hanno provocato precipitazioni consistenti, specie nelle località più prossime alle catene montuose, come è proprio il territorio reatino.

Maltempo intervallato, però, anche da giornate soleggiate, grazie alla presenza dell’alta pressione delle Azzorre, che ha permesso a questi brevi periodi di essere soleggiati caldi, ma senza eccessi. Così proseguendo siamo arrivati intorno al 20 luglio. Un coriaceo anticlone Atlantico ha riportato maggiore stabilità sul nostro territorio. Dopo una pausa più fresca coincisa con i primi di agosto si è impossessato della scena l’anticiclone africano che grazie al suo carico di aria torrida ci ha condotti fino ai giorni dell’Assunta.

Proprio a ferragosto si è avuta un a flessione delle correnti africane, e la conseguenza è stata l’aumento dell’instabilità. Ferita rimarginata repentinamente e il caldo è tornato protagonista per i giorni successivi. Alla fine del mese, come c’era da attendersi, sono tornate a transitare correnti più umide che hanno riportato precipitazioni e un leggero calo termico. Come possiamo dedurre, quella appena trascorsa è stata una stagione per tutti i gusti.

Buona, specie nella sua parte centrale, per gli amanti del sole e del caldo estremo, ma ha anche accontentato le esigenze di quelli che soffrono il fastidio del troppo caldo. Da un analisi di un appassionato meteo si potrebbe dire che quella del 2013 rappresenta un’estate mediterranea media. Piuttosto le anomalie sono state quelle degli ultimi anni, quando a dominare era l’anticiclone africano, per lunghi periodi, con il suo carico di caldo torrido e umido, che rendeva le giornate irrespirabili.

Ma il nostro paese non è in Africa, ed è amato proprio per il suo clima gradevole. Caratteristica data proprio dalla presenza dell’alta pressione delle Azzorre (più mite dell’africana), che dopo anni di latitanza è tornata a riprendersi la scena dell’estate. Come fanno parte del clima mediterraneo la pause piovose che consentono un ricambio dell’aria stagnante e permettono anche alla vegetazione di mantenere un certo rigore. Basti vedere anche le statistiche sugli incendi boschivi, sicuramente inferiori per numero ed effetti devastanti agli anni passati, e, se non fosse per la solita mano dei soliti idioti, si sarebbero potuti raggiungere risultati ancora migliori.

Insomma una stagione di altri tempi, come si confà al nostro Paese e al territorio reatino, noto tra gli appassionati di volo libero, proprio per le sue correnti ascensionali, che oltre a dare una spinta in verticale, sono causa di instabilità metereologica.

Ormai l’estate è finita e bisogna guardare alla stagione prossima, magari azzardando una linea di tendenza. Si proseguirà sulla falsa riga dell’estate. A fasi prettamente autunnali in cui saranno principalmente le nubi e le precipitazioni a farla da padrone, si alterneranno fasi soleggiate e temperature elevate per la stagione. Le precipitazioni risulteranno essere meno consistenti se paragonate all’autunno del 2012 e le temperature saranno comunque di 0,5-1 grado superiori alla norma.

Ricordo che non si tratta di previsioni, ma di linee di tendenze, tracciate sui pochi elementi a disposizione e pronte ad essere smentite in qualsiasi momento.