Meno bus Cotral, a Roma con il treno. I sindacati annunciano lo sciopero

Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasp territoriali di Rieti, unitamente alle RSU Cotral dell’impianto di Rieti, in riferimento alle notizie riportate su alcuni quotidiani locali sull’imminente interruzione dell’unico servizio diretto di collegamento con la Capitale presso la stazione di Fara Sabina FFSS, esprimono «totale dissenso e disappunto».

«Sconcertante è la volontà espressa dai vertici Cotral e dalla Regione Lazio di fermare i bus della Rieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara Sabina, penalizzando ulteriormente tutti i pendolari reatini già vessati da un servizio approssimativo dovuto da un parco autobus vetusto ed obsoleto mai aggiornato da troppi anni» spiegano i sindacati.

«I contenuti della nostra lettera aperta del 5 agosto, diffusa a mezzo stampa, sono rimasti inascoltati dalla Regione Lazio, dalle Istituzioni locali e dai vertici di Cotral S.p.A, ormai completamente insensibili alla sorte dei pendolari reatini. Mentre gli altri capoluoghi di provincia del Lazio è concesso un doppio collegamento con la capitale grazie a bus e ferrovia, Rieti rischia di vedersi togliere l’unico collegamento diretto, considerando che la tratta ferroviaria Rieti/Terni/Orte/Roma rappresenta il nulla».

«Invece di adoperarsi per reperire finalmente dei bus nuovi, più volte annunciati e promessi e la cui gara di acquisto è ferma in un binario morto, di organizzare un servizio diretto efficiente via autostrada – scrivono S. Caringi (Filt Cgil), P. Meli (Fit Cisl) e S. De Luca (Uil Trasp) – è volontà di questi signori costringere i pendolari reatini a partire con il bus, fermarsi a Fara Sabina FFSS, viaggiare in treno fino alla stazione Tiburtina FFSS, salire su un mezzo diretto a Piazza Gondar, Largo Somalia, Via Somalia, Ponte Salario ecc. ecc.. per poi prendere un mezzo Atac per recarsi a lavoro».

«E con quali mezzi gli autisti dovrebbero intasare la Salaria in andata e ritorno dalla stazione di Fara Sabina FFSS?» si domandano dai sindacati. «Sicuramente con un confronto preventivo tra tutte le parti interessate anche i sordi avrebbero compreso che siamo di fronte ad una proposizione scellerata, improponibile a pendolari ed autisti».

«Nell’assoluta contrarietà sia nei metodi adottati che per i contenuti nefandi letti sulla stampa – concludono Caringi, Meli e De Luca – le organizzazioni sindacali hanno attivato le procedure di legge prima della proclamazione dello sciopero ai sensi della normativa vigente e diffidano Regione Lazio e Cotral SpA ad intraprendere azioni unilaterali vietate durante l’espletamento delle procedure stesse».