Il 21 febbraio, l’Auditorium Santa Scolastica di Rieti è stato teatro di un evento significativo che ha visto come protagonisti don Luigi Ciotti, fondatore della rete di associazioni “Libera”, e il vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna. Un incontro dedicato alla “Memoria e impegno per costruire giustizia sociale”, inserito nel percorso di avvicinamento alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” del prossimo 21 marzo a Roma.
Il direttore della Caritas diocesana, don Fabrizio Borrello ha aperto l’incontro evidenziando l’importanza della presenza di don Ciotti, «un testimone di un impegno civile che scaturisce dalla sua vocazione di cristiano e sacerdote», per poi lasciare la parola al vescovo Vito.
Mons. Piccinonna ha accolto i partecipanti – tanti i giovanissimi in platea – con parole di benvenuto, esprimendo gratitudine verso don Ciotti e la rete di associazioni che rappresenta. Ha sottolineato l’importanza della coesione sociale: «Abbiamo bisogno di sussulti di coscienza a livello individuale e collettivo, altrimenti finiamo per normalizzare tutto: anche la violenza, anche la guerra. È necessario far memoria e impegnarsi, costruire. Non passare oltre, imparando dal Buon Samaritano». Un invito, il suo, ad uscire allo scoperto, ad abbracciare una buona vita che sappia intercettare i reali bisogni delle persone.
Don Luigi Ciotti ha poi preso la parola, condividendo riflessioni e aneddoti personali. Ha raccontato molto della sua vita e ricordato l’origine della “Giornata della Memoria e dell’Impegno”, nata per «non passare oltre» di fronte alle vittime delle mafie, sottolineando che «la memoria deve essere una memoria viva, che si traduce tutti i giorni in responsabilità». Ciotti ha poi condiviso la sua visione sull’importanza dell’impegno civile: «diffidate dei navigatori solitari… dobbiamo essere cittadini responsabili, assumerci la nostra parte».
Chiamato a coordinare l’incontro, il giornalista d’inchiesta di Avvenire, Toni Mira, ha posto domande a don Luigi e al vescovo Vito, enfatizzando il valore dell’incontro come momento di riflessione e stimolo all’impegno civile. Ha evidenziato come eventi del genere siano fondamentali per mantenere viva la memoria e stimolare l’azione collettiva. Dalle domande sono nate nuove riflessioni, fondate su aneddoti di vita vissuta.
Il vescovo Piccinonna, nel concludere l’incontro, ha ribadito l’invito a rafforzare la presenza e l’impegno di Libera sul territorio reatino, promuovendo azioni concrete contro le mafie e per la giustizia sociale. Ha poi invitato a un minuto di silenzio in memoria delle vittime innocenti di mafia, un momento di profonda condivisione e riflessione.
L’incontro a Rieti si è confermato un prezioso momento di dialogo e condivisione, ribadendo l’importanza di unire le forze in un impegno comune contro le mafie e ogni forma di ingiustizia, per costruire una società fondata sulla memoria, sulla giustizia e sulla solidarietà.