M5S: i reperti sotto la piazza potrebbero dare senso ai Plus

Il 2 maggio una rappresentanza dei Grilli Parlanti di Rieti, accompagnati dal portavoce alla Camera dei Deputati Massimiliano Bernini e dal portavoce alla Regione Lazio Gianluca Perilli, ha avuto accesso al cantiere dei Plus relativo a Piazza Cesare Battisti. Il sopralluogo si è reso necessario per valutare e conoscere lo stato dei reperti archeologici venuti alla luce durante i lavori di scavo.

Accompagnata dai responsabili della ditta esecutrice, la delegazione ha potuto notare la presenza di porzioni di muro realizzate in opus reticolatum, tecnica costruttiva in uso nell’antica Roma, specialmente nel periodo repubblicano fino all’età augustea, alla base del quale sono state scoperte anche parti di un pavimento a mosaico.

Inoltre sono stati rinvenute altre parti di muro di origine incerta, probabilmente medievale, e la sommità di una cisterna per l’accumulo di acqua verosimilmente dei primi del ‘900. Come confermato anche dai responsabili della ditta, gli scavi continueranno sotto la supervisione dell’archeologa competente fino a scoprire altri eventuali reperti.

Durante il sopralluogo un attivista ha inoltre notato la presenza di parti di ossa nell’area del cantiere. La cosa è stata fatto notare ai responsabili che hanno assicurato di riporterare la scoperta all’archeologa per le valutazioni del caso.

«Noi dei Grilli Parlanti riteniamo che una così importante scoperta, quale quella di strutture di epoca romana, potrà finalmente dare un senso ai P.L.U.S. (Piani Locali e Urbani di Sviluppo), riportandoli alla loro originaria funzione, ovvero quella di favorire lo sviluppo delle aree urbane» spiegano gli attivisti in un comunicato.

«La valorizzazione di questi reperti archeologici, patrimonio della collettività, attraverso eventuali e opportune varianti al progetto originario, oltre ad essere un vanto per la città e per i cittadini, potrà favorire lo sviluppo del turismo verso Rieti» concludono i Cinque Stelle.