Neocatecumenali: nuova Missione a cielo aperto nelle piazze di Rieti

Il Cammino neocatecumenale della Chiesa cattolica della Diocesi di Rieti, attivo nelle parrocchie di Sant’Agostino, San Francesco nuovo, San Michele Arcangelo e a Poggio Bustone, così come in Italia e in tutto il mondo, ha iniziato domenica 4 maggio, la seconda missione nella piazze della città dopo quella tenuta con successo di partecipanti e di adesioni lo scorso anno.

Lo ha fatto in risposta alle sollecitazioni di Papa Francesco, che ha invitato tutti i cristiani a portare l’annuncio di Gesù Cristo Risorto nelle periferie più lontane, uscendo dalle chiese per andare incontro alle sofferenze del mondo, annunciando che Dio è padre buono e provvede e che non bisogna perdere la speranza, ma trovare il coraggio nella fede innanzi ai dolori e alle croci che ci provano.

È noto come le sofferenze dei reatini non siano poche, specie in questo momento storico in cui sembra che i cieli si siano chiusi e che in molti prevalga la disperazione per la perdita del lavoro, la cassa integrazione, la minaccia di chiusura di altre fabbriche, per le difficoltà delle famiglie, per l’indifferenza di chi dovrebbe provvedere e non provvede, per l’assenza di progetti credibili da parte delle istituzioni atti a realizzare l’uscita dall’attuale crisi.

Gli incontri missionari si sono tenuti in Piazza Cavour e in Piazza Vittorio Emanuele si terranno ogni domenica fino a quella di Pentecoste, il 1 giugno prossimo, per un totale di cinque giornate missionarie tenute sotto il cielo e non sotto le navate, invitando i passanti ed i curiosi ad ascoltare un modo nuovo e diretto di annunciare la vittoria pasquale di Gesù Cristo sulla morte e quindi il kerigma che è la buona notizia della resurrezione, della vittoria di Cristo.

La Missione dei neocatecumenali si articolerà su temi adottati in tutto il mondo. Quello di domenica 4 maggio ha riguardato una serie di domande poste alle donne e agli uomini di oggi, spesso in cerca delle risposte da dare a crisi esistenziali aggravate da non poche difficoltà, che turbano nel profondo le persone sole e abbandonate, gli anziani senza alcuna assistenza, i giovani, le famiglie, le persone senza lavoro e che non trovano soluzioni adeguate e risposte spesse volte se non nell’alcol, nella droga, nella violenza.

Chi è Dio per Te? Tu credi in Dio? Perché? Hai sperimentato nella tua vita che Dio c’è? Hai sentito il suo aiuto? Questi sono stati i temi sviluppati all’interno di rapide catechesi, tenute da laici cristiani, tra cui molti giovani che hanno dato le loro esperienze di vita, testimoniando di aver trovato la serenità e la gioia nella conoscenza di Gesù e nel loro incontro con la sua Parola, che è il Vangelo. Durante la missione è stata celebrata la liturgia dei Vespri tenuti nelle due piazze in mezzo alla gente incuriosita dai canti, salmi, catechesi, suoni di chitarre e di cembali, balli, gioia.

L’agenzia giornalistica Zenit ha fornito notizie riguardanti l’iniziativa italiana e comunicando che a Roma la Missione dei neocatecumenali si è tenuta contemporaneamente in cento piazze. «Il fuoco della Pentecoste che spinse gli apostoli ad andare per le strade ad annunciare Cristo si riaccende in questo mese di maggio. Riparte infatti la “Missione nelle 100 Piazze”, – ha sottolineato l’agenzia di stampa cattolica – l’iniziativa promossa dal Cammino Neocatecumenale che lo scorso anno ha coinvolto oltre un centinaio di luoghi della Capitale in una “evangelizzazione a cielo aperto” nelle cinque domeniche dopo Pasqua e ventimila piazze nel mondo. L’invio missionario ha riguardato quest’anno oltre 500 comunità neocatecumenali romane radunate nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per una celebrazione presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, il quale – come ha sottolineato egli stesso più volte – ha voluto fortemente rilanciare questa seconda edizione delle “100 piazze” visti i frutti che ha portato nella Diocesi lo scorso anno».

Kiko Arguello, l’iniziatore dell’itinerario neocatecumenale non ha potuto partecipare in quanto era ieri a Cádiz, in Spagna, dove si è svolto un grande incontro vocazionale con più di 16.000 giovani e famiglie, di cui circa 300 ‘alzatisi’ per sperimentare la vocazione sacerdotale ed entrare in seminario. Al posto di Arguello rappresentava il Cammino Neocatecumenale Giampiero Donnini, responsabile della prima comunità dei Santi Martiri Canadesi, che intorno agli anni ’70 fu chiamato, all’epoca del vescovo Dino Trabalzini, a portare l’esperienza neocatecumenale nata dal Concilo Vaticano II, nel territorio diocesano di Rieti e che con quell’azione impiantò le prime Comunità reatine.

Parlando ai neocatecumenali, il vicario di Papa Francesco ha affermato che evangelizzare oggi è divenuta una vera e propria “sfida”: la sfida di “raccontare la nostra esperienza di Gesù risorto”. Come insegna il Vangelo, noi cristiani poi siamo un po’ come gli apostoli che «seguivano facilmente Gesù finché faceva miracoli», ma non accettavano il fatto che per il loro Maestro «si sarebbe compiuta l’ora della croce come rivelazione ultima e definitiva dell’amore di Dio». Gli apostoli «volevano un Gesù diverso buono, potente, che fa miracoli, non sofferente», ha spiegato Vallini. «La sfida di cui parla il cardinale vicario – ha riferito l’agenzia Zenit – è dunque seguire la strada di Cristo anche quando questa è costellata di croci; avere cioè quella fede tale da prevedere anche “i momenti bui e i tormenti”, senza però rassegnarsi alla “incredulità”. Perché – ha rimarcato il porporato – “in quei momenti non è Dio che si è allontanato da noi, ma siamo noi ad esserci allontanati da Dio”».

Domenica 11 maggio, nelle piazze reatine le catechesi si terranno sui seguenti temi: “Chi sei tu? Perché vivi? Quale è il senso della tua vita? Sei felice?”