Lodovisi (PD): Palmerini difenda i lavoratori ma centri l’obiettivo

«L’intervento di Palmerini, segretario dell’Ugl, che riporta all’attenzione generale la condizione di 4 lavoratori precari già dipendenti del Gal Reatino è comprensibile. Se è normale che il segretario di un sindacato difenda i lavoratori non lo è quando la ricostruzione degli eventi è fatta per additare un obiettivo sbagliato. Nei fatti il segretario dell’Ugl ricostruisce la vicenda dei lavoratori utilizzati nel Gal reatino restati senza occupazione con la cessazione delle attività».

È quanto dichiara Vincenzo Lodovisi. Il Segretario provinciale Pd sottoline come Palmerini chiami «a responsabilità di tale situazione il Presidente della Provincia. L’UGL sbaglia quando non ricorda che il Gal mai è stato guidato dal Presidente della Provincia ma ha avuto un suo organismo indipendente ed una gestione propria non riconducibile con quella della Provincia di Rieti. Il Gal nasce per gestire incentivi europei sulla base di intese tra enti pubblici ed aziende private ed ha cessato di operare per scadenza del fine costitutivo liquidando tutte le attività e licenziando il personale».

«Se è vero che il personale restato senza lavoro è stato coinvolto nel nascente Distretto della montagna stavolta sì per merito della Provincia – in quanto la professionalità acquisita poteva venire utile nella fase di avvio dell’ente di sviluppo agricolo – non si comprende perché l’UGL disconosca, o faccia finta di non ricordare, che questo organismo non è mai partito per le strumentali e capziose iniziative messe in atto dall’assessore regionale Birindelli, ben supportato in questo da altri rappresentanti regionali, che di fatto ha paralizzato e stroncato l’avvio del Distretto, decretando la perdita dei fondi europei destinati a ciò».

«Utile in quella circostanza – conclude Lodovisi – sarebbe stato un deciso intervento nei confronti dell’assessore all’agricoltura regionale e, perché no, del presidente della Regione Lazio per evitare che del distretto della montagna si decretasse la morte; invece nessuna voce si levò, né per difendere il personale né per difendere il territorio. È ingeneroso e fuori tempo rivolgersi al presidente della Provincia soprattutto dopo che tutte le aziende pubbliche della nostra regione sono state colpite dagli strali della spending review».