Piero D’Orazi (Rieti Virtuosa): i Piani Integrati sono una sciagura

«Il mito dell’edilizia a consumo di suolo dissennato quale unica occasione di sviluppo è in crisi ovunque. Bisogna convincersi che questa politica, coacervo di incompetenze e deboli coscienze professionali ed imprenditoriali, non può continuare a suggerire ipotesi di crescita, tanto più se infinita, visto che essa contrasta con spazi finiti».

Lo sostiene Piero D’Orazi, referente per l’urbanistica del movimento Rieti Virtuosa.

«Speriamo – prosegue l’archietetto – che con il cambio di amministrazione si generi un percorso virtuoso fondato su alcune idee guida quali ad esempio: il guadagno di territorio, l’adeguamento sismico della città, sia storica che moderna, operazione che da sola richiederebbe anni ed anni di attività edilizia professionale ed imprenditoriale, l’abolizione totale di ogni tipo di barriera alla disabilità temporanea e permanente, la ricerca del bello attraverso il miglioramento delle peculiarità urbane ed ambientali».

«Ad oggi – insiste D’Orazi – non sembra che qualcuno abbia esplorato queste possibilità che da sole potrebbero illuminare il percorso dell’amministrazione comunale, invece di rimuginare ipotesi fallimentari per tutti».

«Faccio presente – conclude  – che la giornalista Kahty Rieth, nel cortometraggio “Rieti sulle ali degli angeli” girato per far conoscere ai tedeschi le bellezze della nostra città, ha enfatizzato i fabbricati storici dello zuccherificio di Rieti definendoli come uno splendido esempio di archeologia industriale, primo impianto per la produzione dello zucchero in Italia edificato da maestranze e tecnici cecoslovacchi. Stupiti ci e vi chiediamo sino a quando permetteremo a privati, politicanti e mezzi impresari di rovinare completamente il bene comune della nostra città e del suo territorio, con operazioni che nascono vecchie e vengono provincialmente propagandate come d’avanguardia, quando tutto il mondo civile va nella direzione opposta!».