Industria fuori dall’oblio grazie a Rieti Innova

Di industria, e seriamente, se ne viene a parlare complessivamente e in modo coordinato, una volta all’anno. Come se la crisi dell’industria abbia tanto afflitto i cittadini e le coscienze di tutti i reatini da ritenere, secondo la vox populi, che l’industria locale, quella situata nel nucleo Rieti-Cittaducale, sia davvero finita. Che perciò è bene sia precipitata nell’oblio come fonte di lavoro. Quindi da non farci più affidamento come generatrice di occupazione. Ed invece, proprio per opera del Consorzio del Nucleo industriale di Rieti-Cittaducale, il cui atto costitutivo fu sottoscritto dai soci alla vigilia del Natale 1963, 21 di dicembre, la fiamma dell’industria, sempre accesa da mezzo secolo in quei luoghi sotto il Terminillo, ora che è attiva da cinque decenni, viene tenuta viva proprio dall’attuale Consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Ferroni, un politico e manager di larga esperienza e da tutti i consiglieri che con lui collaborano e che ritengono, prima o poi, di poter riprendere a risalire la china.

Perciò bisogna pensare che Rieti Innova 2013 sia l’unica occasione seria di tenere viva, in un modo bene individuato e collegato al mondo nazionale ed internazionale dell’industria, il grande, grave, urgente bisogno di rilanciare l’attività industriale e manifatturiera della provincia di Rieti attraverso un progetto di riqualificazione e di riavvio assai ammodernato del processo industriale sabino, e particolarmente reatino, ma anche di Borgorose, Osteria Nuova e Passo Corese.

Sarà entro questo spirito che Rieti Innova inizierà domani 2 ottobre al Centro Servizi del Consorzio del Nucleo Industriale di Rieti-Cittaducale, la sua terza edizione e si concluderà venerdì 4 ottobre, sviluppandosi con le sue mostre, le conferenze, i dibattiti, le comunicazioni di esponenti qualificati dell’industria e del mondo che vi gira attorno, con le sue articolazioni, durante quattro giorni di intensissime attività, anche di richiamo nazionale.

Senza questo appuntamento annuale, la questione industrializzazione e il suo rilancio, poiché prima o poi si uscirà dall’attuale e lunga crisi, rimarrebbero dimenticati e nessuno dei Consigli comunali anch’essi interessati allo studio di progettazioni, manovre ed iniziative, se ne interesserebbe, come mai se ne sono interessati durante l’anno 2013. Sulla stessa lunghezza d’onda dell’oblio si collocano i partiti, distratti da altre faccende meno impegnative e di scarsa produzione di effetti occupazionali.

Il problema industrializzazione (è di lì che transiterà la nuova occupazione!) sarà affrontato anche quest’anno per mano del Consorzio Industriale ed in particolare per volontà e lavoro del suo presidente, Andrea Ferroni, che è anche presidente dei Consorzi industriali di tutta Italia, con sede in Roma, proprio innanzi a Montecitorio, cosicché da essere anche snodo di incontri, di conoscenze e di possibili occasioni di scambi di programmazioni e di attività con personalità e politici di livello, che prima o poi frutteranno gli sperati, concreti risultati. Per Rietinnova 2013, con Ferroni hanno collaborato, così come nelle precedenti edizioni, il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, il direttore della Federlazio di Rieti, Antonio Zanetti ed il vice presidente del Comitato Piccola Industria di Unindustria Confindustria Rieti, Francesco Fuggetta.

Di Rietinnova 2013 ho parlato domenica scorsa proprio con Ferroni, che, forte della sua pluriennale esperienza acquisita alla testa di organismi così importanti, ha messo su un programma di di tutto rispetto. «Contiamo di presentare, fra l’altro, uno spaccato interessante di iniziative innovative in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza, sede distaccata di Rieti e con un gruppo di istituti secondari di secondo grado della città che ci consentono e ci assicurano il coinvolgimento di giovani prossimi alla laurea o alla maturità e quindi tutti coinvolti in un discorso che riguarda non solo il loro futuro, ma anche quello dei nostri nuclei industriali. Insieme a loro c’è la Camera di Commercio di Nizza e altre decine di espositori».

Gli chiedo di conoscere quale sia il livello occupazionale nel nucleo reatino, afflitto da drammatiche situazione di crisi di aziende storiche come Alcatel, Solsonica e Schneider. Mi risponde che quelle sono gravi situazioni, che lo preoccupano fortemente e comunque, nella speranza di giungere a soluzioni positive se pur difficili, mi comunica che le maestranze impiegate nelle industrie attive sono rimaste 4.500, di cui 600 occupate nel settore dei servizi. Quindi, non poche!

Una nota che lascia bene sperare è la ripresa in corso delle aziende specializzate nel settore delle pompe, uno dei fiori all’occhiello del nucleo, a suo tempo investite da una forte crisi ed ora interessate ad un considerevole rilancio. L’altra nota positiva viene dalla Baxter, il cui stabilimento reatino, ristrutturato di recente ed ampliato, è all’avanguardia in Europa, e dall’Inalca.

Chiedo a Ferroni del Polo della Logistica di Passo Corese ed anche da lì viene finalmente una nota confortante. Due capannoni saranno presto in via di costruzione, mentre le questioni archeologiche legate all’utilizzazione dell’area da urbanizzare per ospitare i magazzini di smistamento delle merci, sono state superate.

Per Rietinnova 2013 di grande interesse è risultata la collaborazione con il Polo universitario reatino che si concretizzerà nell’esposizione dello stand n. 35 con la presentazione della rassegna delle tesi di Laurea e di Laurea Magistrale e delle ricerche applicate del Centro universitario CRITEVAT compiute sul territorio reatino: Valorizzazione dell’ex mattatoio comunale di Rieti, Riqualificazione energetica dell’Istituto Geometri Ugo Ciancarelli; Analisi dati di monitoraggio per uno scavo profondo nella stazione della metropolitana di Roma e da parte del CREAVAT: il recupero dello stabilimento ex Montecatini; il Riordino urbano del Comune di Rieti; il Piano del verde di Rieti, la valorizzazione del patrimonio edilizio: dal rilievo alla conoscenza.

Com’è possibile notare, Rieti Innova rileva un fortissimo legame con la realtà culturale reatina finendo con l’interpretare il ruolo di diffusione anche dell’attività universitaria che fa, della facoltà di ingegneria guidata dal prof. Carlo Cecere, maestro molto amato dagli studenti, un polo di qualificatissima eccellenza. Chi visiterà il sito dell’evento, se ne potrà rendere conto!