Lettera aperta all’ASM e ai suoi utenti

«Ci rivolgiamo a tutti coloro che usano il trasporto pubblico urbano a Rieti. Vi sarà senz’altro capitato di essere protagonisti di una corsa mancata, della rottura di un autobus, di un qualche altro disservizio sulle linee urbane. Il problema va ricercato nel fatto che abbiamo un parco autobus e scuolabus ormai vecchio, insufficiente e soggetto a continui guasti. Anche l’igiene sui mezzi è carente».

Così esordiscono, con una lettera aperta, le sigle sindacali FILT CGIL e FIT CISL. Prosegue il documento: «Manutenzione e pulizia sono scarsi perché il numero degli addetti per queste operazioni è inadeguato. I concorsi banditi dall’azienda da più di un anno per ripristinare i necessari livelli occupazionali non hanno ancora avuto esito. L’azienda dispone di un piano industriale che risolverebbe gran parte dei problemi, ma da troppo tempo viene disatteso. La conseguenza è che ormai non è raro che il conducente prenda servizio, ma non possa uscire in città semplicemente perché manca l’autobus».

«Il disagio per una corsa soppressa – dicono i sindacati – può sembrare poca cosa, ma per tante persone non è così. Questi disagi non sono da sottovalutare. L’utenza è in gran parte composta di persone anziane, di studenti e di immigrati. Categorie deboli per le quali il servizio pubblico rimane un considerevole margine di libertà e autonomia».

W. FilippiR. Francucci (FILT CGIL) e P. MeliR. De Angelis (FIT CISL) spiegano come «ai conducenti tocca spesso l’ingrato compito di raccogliere le accorate proteste di chi viene mal servito. Le lamentele e talvolta gli insulti sono tutti a carico di chi guida. Dal punto di vista di chi prende l’autobus, rimaniamo la principale interfaccia».

«Ci andrebbe pure bene» dicono dal sindacato. «Fare da intermediari tra cittadini e dirigenza non ci disturberebbe se non fosse che tanto noi quanto gli utenti, rimaniamo inascoltati».

«Quando si parla di ASM, il socio privato e la controparte pubblica partono da punti di vista assai lontani da quelli dei cittadini e dei lavoratori. Data la situazione sarebbe davvero opportuna una svolta nella visione del servizio urbano e del ruolo in città dell’azienda. Facciamo un appello ai due candidati a sindaco, affinché dopo il voto la municipalizzata ritorni ad essere considerata una piattaforma strategica, da guardare con gli occhi dell’utenza e da guidare ascoltando anche le motivate proposte di chi ci lavora».

«Speriamo che il futuro sindaco – conclude la lettera – sarà capace di ascoltare anche quella parte di cittadini che finora ha subito problemi e disservizi. In fondo il buon funzionamento della municipalizzata dipende da quanto questa è capace di dare reali risposte ai bisogni di chi se ne avvale. Risposte che al momento non sempre è in grado di dare».