Le esequie di Lucio Dalla e il nuovo Rito del funerale

La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha fatto sapere, prima dei funerali di Lucio Dalla, che gradiva il rispetto del Rito, senza originali trovate come consentito tempo fa da un vescovo romagnolo per un altro funus importante.

E pur essendo un funerale che si annunciava “mediatico” non è stato celebrato da un vescovo, solo perché televisivo. Dalla, al di là delle polemiche attizzate sui suoi orientamenti sessuali, peraltro sembrerebbe mai confermati, si sforzava di condurre una vita cristiana e questo è già un buon segno e un pregevole insegnamento.

Nel frattempo la CEI ha anche dato alle stampe il nuovo Rito delle Esequie (che sarà obbligatorio dal prossimo Avvento): una prima edizione italiana del nuovo Rito latino che contiene importanti novità, tra cui monizioni e orazioni per le varie categorie di persone e la possibilità di svolgere più spesso il funerale senza la celebrazione della Messa, soprattutto per coloro che sono stati poco credenti e praticanti. In appendice tra i nuovi canti anche due gregoriani: requiem aeternam e lux aeterna, rispettivamente per l’ingresso e la comunione, di cui sarebbe bene non perdere la memoria.

La novità più significativa riguarda soprattutto il divieto di spargere le ceneri in caso di cremazione per evitare di avallare concezioni panteistiche o paganeggianti.

Viene anche confermata la possibilità di dire parole di cristiano commento – cristiano – al momento del Rito del Commiato.

Come si vede la tendenza è quella di ampliare le opportunità e diversificare i testi, proprio per evitare una creatività disordinata e poco educativa.

Riposino in pace!