Nel giardino della Casa di Accoglienza dell’Alcli, è stato inaugurato l’Albero della Vita, monumento realizzato dall’artista reatino Gianluca Maggi che ha dato forma al progetto del Consiglio direttivo di promuovere la vita anche dopo la vita, ricordando per sempre le persone care che non ci sono più.
«Abbiamo voluto raccogliere i desideri delle famiglie – ha spiegato Santina Proietti, Presidente dell’ALCLI – l’Albero è rappresentativo del nostro spirito, raccoglie le nostre esperienze, i nostri vissuti, la nostra storia. Ogni foglia è una persona con la quale abbiamo condiviso momenti di gioia e sofferenza. È il simbolo della vita oltre la vita».
L’opera è stata realizzata con circa 15 quintali di acciaio speciale: «È un metallo vivo – ha spiegato l’autore – che muta con il tempo e con le condizioni esterne».
«Quando ho saputo dell’iniziativa – ha detto il vescovo Vito, presente allo svelamento – ho fatto del tutto per esserci perché comprendo il valore delle persone passate che non passano, ma restano con la loro storia. Siamo spesso sottoposti a gesti e azioni brutte ed infami e abbiamo sempre più bisogno nella nostra città, nelle nostre famiglie, dentro di noi, di gesti positivi. Ogni persona di buona volontà deve portare avanti azioni buone e questo monumento è un’opera buona e bella. Nel rito del Battesimo diciamo – scrivi il suo nome nel libro della vita – ebbene i nomi sono scritti nel cuore di Dio, restiamo per sempre in lui ed è un gesto molto simbolico, scrivere i nomi sulle foglie di questo Albero della Vita».
Dopo la benedizione, è seguito uno scambio di doni con l’artista dell’opera e i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito al progetto: Ermanno Perotti per il basamento, l’Ing Capparella per il progetto del basamento, Alfonsi Maurizio per le luci.