La Provincia potenzia l’accoglienza turistica con i soldi della Protezione Civile. È polemica

Con l’emissione della prima tranche della gara d’appalto per la costruzione dei villaggi di ristoro (scadenza bando 24 agosto prossimo), la Provincia di Rieti ha posto le basi per migliorare l’accoglienza turistica di quanti transitano in pellegrinaggio sul “Cammino di Francesco” nella Valle Santa reatina. L’importo della gara di assegnazione, in questa prima fase, ammonta ad euro 1 milione 674 mila, del totale previsto di euro 2 milioni 400 mila, stanziati dalla Protezione Civile della regione Lazio. I Comuni interessati dal progetto sono: Cantalice, Greccio, Poggio S. Lorenzo e Scandriglia.

È quanto porta all’attenzione Marta Ventura, responsabile rapporti con la stampa del C.E.R. Protezione Civile Rieti, con un comunicato in cui si sottolinea come «in ambito politico sono state vivaci le polemiche che hanno preceduto questo atto amministrativo. In particolare, i Consiglieri provinciali Felice Costini e Manuel Salini, hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Provincia, evidenziando che nella realizzazione del progetto, così come proposto dalla Provincia, si prefiguri la possibilità di un reato amministrativo, quale la distrazione di fondi pubblici, dal momento che i soldi stanziati dalla Protezione Civile con apposita delibera della Giunta regionale, sono destinati esclusivamente alla realizzazione di centri di accoglienza per la popolazione in caso di calamità, e non possono essere distolti per venir impiegati ai fini dello sviluppo turistico. Con ciò palesando la possibilità che l’atto amministrativo finisca al vaglio della Corte dei Conti».

«Sempre nella medesima interrogazione − si legge ancora nella nota − viene richiesta maggiore chiarezza sulle motivazioni delle scelte e sui criteri utilizzati nell’individuazione dei Comuni in cui dislocare tali strutture abitative che, viene ricordato, sono finanziate con i soldi della Protezione Civile, ed essendo evidente la totale esclusione dalle scelte di intere aree della nostra provincia in cui il rischio terremoto è più elevato, quali la Valle del Velino, la Valle del Turano e il Cicolano, la Val Nerina e Leonessa, territori la cui popolazione richiederebbe maggiore assistenza in caso di calamità, ma completamente ignorati dalle preferenze amministrative dell’Ente Provincia».

«Le scelte effettuate − secondo il C.E.R. Protezione Civile Rieti − sono palesemente discutibili, sia sotto l’aspetto pratico che sotto il profilo dell’opportunità, e come appare evidente non sono state dettate da esigenze di Protezione Civile, pur ricevendo un cospicuo finanziamento destinato a tale scopo. Protezione Civile che, tra l’altro, sembrerebbe sia stata coinvolta solo marginalmente nel processo decisionale di dislocazione delle strutture oggetto del finanziamento, non essendone stato richiesto un parere preventivo. Un bel guaio, sotto ogni punto di vista».

2 thoughts on “La Provincia potenzia l’accoglienza turistica con i soldi della Protezione Civile. È polemica”

  1. Marco

    E’ semplicemente incredibile che possa passare sotto silenzio una simile operazione: appropriarsi dei soldi destinati ad un’opera di protezione civile e dirottarli per tutt’altre finalità che con la protezione civile non hanno nulla a che fare! Ma non esistono gli Enti che sono tenuti al controllo di simili situazioni al limite dell’illecito amministrativo? Possibile che nessuno censuri a livello politico simili comportamenti?

  2. Marco Giordani

    a livello politico, come si legge sopra, la cosa è stata sollevata ed al livello giusto, quello provinciale: http://www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f2.asp?id_news=17949
    Ma finché la Provincia non attua l’Anagrafe Pubblica degli Eletti, che doveva essere già online da maggio, non sapremo se e quale risposta sia stata data.
    Penso che faremo prima ad aspettare un pronunciamento della Corte dei Conti, che ogni tanto spulcia negli affarucci ed affaroni di questa provincia.

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