La minoranza: troppo poco il tempo per discutere i regolamenti

Comune di Rieti

Si è tenuta questa mattina la Conferenza dei Capigruppo durante la quale è stato presentato l’elenco delle delibere che verranno portate in approvazione del prossimo Consiglio comunale dell’11 giugno insieme col Bilancio preventivo 2013.

Non ci stanchiamo di stigmatizzare come, per l’ennesima volta, è andato in scena un film purtroppo già visto: dei 15 punti già messi all’ordine del giorno dei lavori consiliari, 10 non sono a tutt’oggi mai stati trattati nelle Commissioni competenti. Di quali argomenti si tratta? Solo per citarne alcuni: il nuovo Regolamento TARES relativo al tributo sui rifiuti e sui servizi, la determinazione delle tariffe della TOSAP, il Regolamento IMU con la definizione delle aliquote e delle detrazioni, il Piano Triennale 2013/2015 di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’Ente, il Piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

Tutti argomenti che richiederebbero un doveroso approfondimento e sui quali normalmente si svolge il giusto confronto tra le parti politiche.

Per l’illustrazione e la trattazione di ciò la maggioranza, dotata evidentemente di capacità preveggenti, ha ritenuto che venerdì 7 giugno, unica giornata libera prima del Consiglio comunale, sia sufficiente per convocare le competenti commissioni e discutere il tutto in modo compiuto ed esauriente!

Non solo. Quando si dice che al danno si aggiunge la beffa, il capogruppo del PD, Alessandro Fiorenza ha democraticamente rilevato come fosse totalmente inutile per la minoranza sollevare alcun tipo di rilievo e appellarsi ad alcun richiamo normativo poiché, in quanto minoranza, a conti fatti non conta un bel nulla ed ha chiuso il suo eloquente intervento con “se non vi sta bene fate gli esposti”.

La nostra cultura, non ideologizzata, ci porta a ritenere che la dialettica e il confronto avvengano innanzitutto sul piano politico, non su quello giudiziario, ma evidentemente non è questo l’approccio di una certa sinistra che invece preferisce fare politica con argomenti di diversa natura confondendo, quindi, i piani del confronto.

Lo spettacolo andato in scena stamattina è stato grave oltreché sgradevole, testimoniando l’arroganza di chi interpreta il proprio mandato come l’espressione più vecchia e prepotente di esercizio del potere attraverso l’imposizione piuttosto che attraverso il coraggio del confronto.

D’altra parte non c’è da sorprendersi considerata la totale incapacità di ascolto, giornalmente denunciata dai cittadini, che questa amministrazione e lo stesso Sindaco Petrangeli continuano a dimostrare.

Per quanto riguarda, inoltre, il continuo tentativo di svuotare di fatto le funzioni dei consiglieri comunali questo ormai è quasi comprensibile specie quando si tratta di quei consiglieri scomodi che fanno opposizione, che svolgono le proprie funzioni tutti i giorni con dedizione e con passione nei lavori di tutte le Commissioni mettendo in discussione l’operato di un’amministrazione non per parte presa, ma nell’esclusiva garanzia di salvaguardare gli interessi dell’intera città.

Se il Consigliere Fiorenza avesse ricordato che i sottoscritti consiglieri non rappresentano solo loro stessi nelle sedi istituzionali bensì una parte degli stessi cittadini, forse avrebbe evitato di liquidarci con tali volgari espressioni. Forse.

È quanto dichiarano Sonia Cascioli (Gruppo Misto) – David Festuccia (Città Nuove) – Andrea Sebastiani (Rieti che Sviluppa).