“La corrispondenza” di Tornatore

L’ultima pellicola del premio Oscar Giuseppe Tornatore è una storia d’amore a distanza. Una distanza davvero estrema, solo le stelle studiate dai due protagonisti (professore e studentessa di astrofisica) possono rappresentarla. Al centro dell’opera c’è infatti una notevole metafora stellare, che ovviamente non sveleremo.

Al di la della trama (e dello zucchero sparso abbondantemente su di essa) il giochetto di Tornatore pare proprio funzionare. La valanga di e-mail, messaggi e video che si scambiano crea una sorta di brevi e romantici monologhi. Apprezzabili anche le scenografie che alternano scorci urbani a paesaggi quasi incontaminati.

Il vero pregio secondo noi sta nel ridefinire il concetto di corrispondenza oltre quello di comunicazione. Lasciare un messaggio è sempre lasciare una traccia, che resta li a disposizione per sempre nuove interpretazioni. Registrare un video per qualcuno è già di per sé un atto coinvolgente. Grazie a questo film si riscopre il valore della corrispondenza con qualcuno che si ama.

E anche per chi non fosse un fan del regista o odiasse l’astrofisica c’è comunque un ottimo motivo per guardare questo film. Stiamo parlando della bellissima colonna sonora del maestro Ennio Morricone che attraverso eleganti melodie aumenta il peso delle scene. Pochi strumenti (tra cui un sorprendente chitarra elettrica) capaci però di evocare atmosfere profonde.

Insomma sono molti i motivi per guardarlo anche se non resterà tra le migliori produzioni del regista premio oscar.

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