Intervento frattura femore. Il de’ Lellis tra i migliori del Lazio

L’Unità operativa complessa di Ortopedia-Traumatologia dell’Ospedale de’ Lellis, diretta dal dottor Riccardo Mezzoprete, cura meglio e con maggiore tempestività per ciò che concerne gli interventi per frattura del collo del femore.

È questo il dato che emerge dai risultati 2014 e primo trimestre 2015, degli esiti delle cure delle patologie che presentano maggiori criticità per quanto riguarda tempi di attesa e degenza usati come indicatori del nuovo sistema di valutazione della sanità regionale del Lazio e del lavoro dei Direttori Generali delle Asl (P.Re.Val.E).

La percentuale di fratture al femore operate dalla Struttura reatina entro 48 ore è passata dal 22,6% del 2014 al 62,7% del 2015, superando la media regionale che si attesta intorno al 55%. La scienza dimostra che la tempestività di intervento per frattura di femore riduce il rischio di mortalità e disabilità, soprattutto in una provincia, quella reatina, dove la popolazione ultra 65enne rappresenta circa il 25% della popolazione totale.

Nel 2014, presso l’Ortopedia-Traumatologia del de’ Lellis, sono stati operati per frattura del collo del femore 256 pazienti (157 con osteosintesi, 99 con sostituzione protesica dei quali 81 con endoprotesi e 18 con protesi totale d’anca). Di questi sono stati operati entro 48 ore 54 pazienti (21,1%); entro 3 giorni 130 pazienti (50,7%).

I pazienti operati dopo il quinto giorno sono stati 38 (14.8%). In quest’ultimo caso il ritardo è stato causato dalla gravità delle condizioni generali all’ingresso e/o dalla concomitanza di terapie mediche da modificare in previsione dell’intervento. Facendo un confronto tra il primo trimestre del 2014 ed il primo trimestre del 2015 la situazione è la seguente: i pazienti totali sono passati dai 62 del 2014 ai 67 del 2015. I pazienti operati entro le 48 ore da 14 del 2014 (22,6%) a 42 del 2015 (62,7%). Quelli operati entro 72 ore da 30 del 2014 (48,8%) a 50 del 2015 (74,6%).

I dati, nettamente migliorati rispetto allo scorso anno, a breve subiranno un ulteriore perfezionamento, grazie all’attivazione, per i pazienti affetti da gravi patologie, del programma di ricovero presso l’Unità operativa di Geriatria diretta dal dottor Giorgio Amedoro per la stabilizzazione preoperatoria, consentendo in tal modo di ridurre la percentuale di pazienti operati dopo i 5 giorni (solitamente i più gravi e difficilmente gestibili dal punto di vista medico generale).

Si fa presente che 2 dei 6 pazienti operati nel 2015 dopo i 5 giorni erano entrati in reparto con contestuale infarto acuto del miocardio in corso. «Trattare le fratture del femore dell’anziano entro le 48 ore – spiega il direttore generale della Asl di Rieti Laura Figorilli – è un obiettivo che la Regione ha dato agli ospedali del Lazio, ma è un obiettivo difficile da ottenere per problemi fondamentalmente organizzativi. Il percorso attivato dalla Direzione Aziendale, grazie al lavoro svolto dalla Struttura diretta dal dottor Mezzoprete, ha permesso di raggiungere ottimi risultati, senza diminuire gli interventi di ortopedia elettiva e mantenendo le liste di attesa per gli interventi ordinari entro limiti accettabili. Il percorso operativo attivato, grazie al coinvolgimento della Geriatria, nei prossimi mesi migliorerà ulteriormente le performance nell’interesse dei pazienti».