Inizia il pignoramento dei beni Ritel

I creditori della Ritel, in queste ore, stanno agendo sui beni in mobili e immobili dell’Azienda. Intanto si apprende che alla fine dell’anno il “perimetro Ritel” potrebbe chiudere definitivamente i battenti, poiché nell’impossibilità di proseguire nelle attività svolte, compromettendo complessivamente la situazione intorno alla quale ruota l’attività del sito reatino. La situazione deficitaria venutasi a creare è talmente grave che, Fim, Fiom e Uilm, hanno dato mandato ad un legale di fiducia, di depositare un esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica di Rieti. Questo per indagare sulla gestione della Ritel dal 2006 ad oggi.

«Come Fim, Fiom e Uilm – spiegano i segretari Luigi D’Antonio, Giuseppe Ricci e Franco Camerini – non riteniamo possibile che dal 2006 ad oggi si sia passati da un fatturato di 150 milioni a zero euro, con i lavoratori della Ritel costretti ad essere pagati dall’Inps. Riteniamo che la Procura debba indagare su eventuali irregolarità. Nel denunciare tale, assurda situazione e nel ricordare che ad oggi non risulta convocato alcun tavolo ministeriale sulla vertenza Ritel, come organizzazioni sindacali confermiamo la volontà di organizzare, unitamente ai lavoratori, un’assemblea generale, fissata per martedì 29 novembre presso l’Ente Provincia (palazzo Dosi) alle ore 17, per verificare la situazione attuale e calendarizzare le iniziative da intraprendere per dare una svolta, decisa, alla vertenza».