Oltre i NEET con garanzia giovani

Il 9 luglio la sala convegni dell’Hotel Serena ospiterà l’incontro con l’Assessore regionale al lavoro Lucia Valente che, su invito della direttrice della CNA di Rieti, Enza Bufacchi, parlerà di “Garanzia Giovani” l’iniziativa dell’Unione Europea dedicata a ragazze e ragazzi.

«La Regione Lazio – spiega Enza Bufacchi – ha investito 137 milioni di euro per garantire ai giovani NEET un percorso di formazione o di lavoro».

Ma chi sono i giovani NEET?
La parola è un acronimo inglese che sta a significare “Not in Education, Employment or Training” e che indica i giovani tra i 15 e i 29 anni non iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e che nono seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale.

Garanzia Giovani  rientra nel Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Esatto e per questo sono stati stanziati finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che porteranno avanti una politica di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che appunto, non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo.

Il tutto nasce da una chiara richiesta dell’Europa.
Nell’aprile del 2013 il Consiglio dell’Unione Europea aveva invito gli Stati membri ad assicurare ai giovani con meno di 25 anni un’offerta valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o formazione, entro 4 mesi dall’uscita dal sistema di istruzione formale o dall’inizio della disoccupazione. Quindi l’obiettivo di “Garanzia Giovani” è offrire una risposta ai ragazzi e alle ragazze che ogni anno si affacciano al mondo del lavoro dopo la conclusione degli studi.

Scelta quanto mai azzeccata per la situazione dei giovani italiani di oggi.
Infatti nel contesto italiano l’iniziativa prevede azioni indirizzate proprio ai giovani disoccupati e scoraggiati, che invece hanno assolutamente necessità di ricevere una maggiore attenzione da parte delle strutture preposte alle politiche attive del lavoro. Quindi, in sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l’Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale.

Quanto è importante che i giovani recepiscano la validità e l’importanza del progetto?
È fondamentale. I giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia o cittadini comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti sono direttamente interessati dal progetto. Tutte le ragazze ed i ragazzi al momento non impegnati in un’attività lavorativa o in un corso scolastico o formativo, devono sapere che Garanzia Giovani è un’iniziativa valida e concreta che potrà aiutarli ad entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le loro attitudini e il loro background formativo e professionale.

Quali sono le misure previste a livello regionale?
Incontri, programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi che offrano opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro sempre secondo un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti ad iniziare proprio dai giovani. Saranno inoltre vagliati altri punti fondamentali che tengano conto di una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali che possano permettere a chi guiderà i giovani di svolgere al meglio l’azione in suo favore.

I giovani dovranno ovviamente seguire un percorso anche pratico successivo all’iscrizione.
Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo-professionale. Seguirà poi un colloquio specializzato con orientatori qualificati che prepareranno i giovani ad entrare nel mercato del lavoro con percorsi di costruzione del curriculum e di autovalutazione delle esperienze e delle competenze. Infine ai giovani che presenteranno i requisiti verrà offerto un finanziamento diretto per accedere ad una gamma di possibili percorsi, tra cui l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l’avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, l’impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.

Che ruolo giocheranno le aziende?
Saranno chiamate a fare la loro parte per il raggiungimento degli obiettivi di Garanzia Giovani, beneficiando anche di agevolazioni per l’offerta di opportunità formative e d’inserimento lavorativo. Assumere sarà quindi un vantaggio per le imprese che avranno delle agevolazioni visto che sono anche previste diminuzioni del costo del lavoro per specifiche tipologie contrattuali, in modo da supportare economicamente l’ingresso e la stabilizzazione nel mercato del lavoro».