“Grilli parlanti di Rieti”: vietato l’ingresso ai politici

«Il giorno 18 settembre 2012 si è costituita l’Associazione “Grilli parlanti di Rieti”, a base democratica e partecipativa. La sua nascita fa seguito al momento di grande difficoltà economica e ai gravi disagi sociali in cui versa il nostro paese».

Lo comunica la presidente pro-tempore del movimento Virginia Baglione. «L’Associazione – prosegue – promuove, sul territorio, la partecipazione attiva dei cittadini secondo il principio ispiratore del Movimento 5 stelle» e si prefigge «la riduzione dei costi della politica; di incentivare la decrescita felice; di promuovere attività di confronto, studio, ricerca, convivenza fra culture e tradizioni; di svolgere attività di controllo sull’operato delle amministrazioni pubbliche; di proporre e mettere in atto, in base ai principi del buon senso del “buon padre di famiglia”, strategie per le risoluzioni dei problemi in rapporto alla loro urgenza e/o entità».

«Critiche se ne accettano, pregiudizi no» spiega Marco Rossi, “Organizer” del Meetup (il sito che consente di organizzare in modo semplice incontri tra persone interessate al movimento) sulla pagina Facebook dei “Grilli parlanti di Rieti”, dove spiega: «Siamo per una nuova politica fatta da cittadini onesti e non responsabili dello sfascio che stiamo vivendo, quella vecchia la lasciamo ad altri».

«Ancora non siamo un ” Movimento 5 Stelle “, ma lo diventeremo prossimamente, quando ci avvicineremo alle prossime elezioni» spiega ancora Rossi su Facebook. Non a caso nello spazio del gruppo sul social network, «è gradita ed accettata l’iscrizione solo di liberi cittadini che si vogliono riappropriare della vita pubblica. Non può far parte del gruppo e saranno pertanto non ammessi o rimossi: coloro che hanno riportato condanne penali e hanno procedimenti in corso , coloro che ricoprano (o hanno ricoperto) cariche politiche e coloro che sono iscritti a partiti politici tradizionali (intesi come partiti che hanno rappresentanza parlamentare) o che facciano parte di Movimenti e/o liste civiche. Non si tratta di censura, né di mancanza di democrazia, ma soltanto di chiarezza e trasparenza».