Gender: Age, Agesc, Mpv, Provita e Giuristi per la Vita lanciano il Family Day 3.0

Disapplicare la Strategia nazionale dell’Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l’educazione alla sessualità e all’affettività, con cui spesso in modo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall’asilo nido, si introduce la teoria del gender. Questo le associazioni Pro vita onlus, Giuristi per la vita, Movimento per la vita e i genitori dell’Age e dell’Agesc chiedono al premier Renzi, al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e al futuro presidente della Repubblica attraverso una petizione per una sana educazione affettiva e sessuale nelle scuole, presentata oggi in Senato. “In poche settimane quasi solo con il passaparola – spiegano le cinque associazioni – abbiamo già raccolto online oltre 60mila sottoscrizioni di cittadini contrari alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole. Un vero Family Day 3.0 che rilanciamo anche su Facebook e su Twitter” con una campagna di sensibilizzazione e sostegno alla petizione tramite l’hustag #Nogender. “Siamo di fronte a una vera emergenza educativa – proseguono -. In molti casi, infatti, l’educazione sessuale a scuola è priva di riferimenti morali, discrimina la famiglia e mira a una sessualizzazione precoce dei ragazzi. La libertà di espressione è un diritto per tutti proprio come è giusto non discriminare nessuno”.