«Privilegia, usa, riduci e evita»: sono questi verbi alla base delle buone prassi da attuare per imparare a convivere con la plastica. Dal primo Forum delle Comunità Laudato si’, progetto promosso dalla diocesi di Rieti e da Slow Food, che si è svolto ieri ad Amatrice, sono arrivati «utili suggerimenti» per stabilire nuovi stili di vita più rispettosi dell’ambiente.
Si tratta, è stato detto durante lo scambio di esperienze e di ricerche che ha visto impegnati gli oltre 120 partecipanti, di «imparare a gestire correttamente gli oggetti che non utilizziamo più e a dare valore ai materiali che utilizziamo per apprezzarne le qualità in termini di sostenibilità». Tra le «buone prassi» presentate da Patrizia Menegoni dell’Enea, quelle di «privilegiare i tessuti di fibre naturali, usare l’acqua del rubinetto e le cialde per il caffè compostabili o ritornare alla moka, preferire prodotti alla spina o prodotti con packaging ridotto, praticare la raccolta differenziata».
Non sono mancati i consigli riguardo all’uso di «shopper bag, contenitori e stoviglie riutilizzabili o compostabili». Parallelamente vanno ridotti i consumi di «bottigliette di plastica, di prodotti già confezionati, e di accendini». Quest’ultimi «sono presenti nel 42% delle spiagge italiane monitorate, sono difficili da riciclare poiché costituiti da più materiali che vivranno molto a lungo».
Sono «da evitare» i bastoncelli per le orecchie, le cannucce per bere, cosmetici con microgranuli come scrub, creme e dentifrici e tutti i prodotti usa e getta. «Non vogliamo demonizzare la plastica, che è un materiale eccezionale ma porre l’accento solo sulla gestione scorretta dei rifiuti», è stata la conclusione cui è giunta al Forum. «Intendiamo dare valore all’azione di ogni individuo che sceglie consapevolmente di ridurre il consumo di plastiche semplificando la nostra vita. Tutti possiamo fare qualcosa, ripensando le nostre abitudini».