Musica

Fondazione Flavio Vespasiano, un progetto speciale a cinque anni dal sisma

Un progetto speciale per l’anno 2021 scelto e finanziato dal Ministero della Cultura, ispirato agli eventi drammatici legati al terremoto che il 24 agosto 2016 ha devastato il Centro Italia

A cinque anni dal terremoto che il 24 agosto 2016 ha causato devastazione e morte nel Centro Italia, di cui è vivissima memoria nel territorio reatino, la Fondazione Flavio Vespasiano annuncia un progetto speciale scelto e finanziato dal Ministero della Cultura, incentrato su un’opera contemporanea ispirata al dramma di quei giorni. Il 7 novembre 2021 presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti con repliche in Abruzzo (L’Aquila), Marche (Fermo), Umbria (Foligno), le quattro regioni interessate dal sisma, verrà allestita l’opera lirica per quartetto vocale, voce narrante, video ed ensemble strumentale in prima esecuzione assoluta.

L’ultima estate, tratta dall’omonimo libro (Fas editore) del compositore Marcello Filotei. Filotei è stato duramente colpito nei propri affetti familiari dal sisma del 2016, che alle 3.36 del 24 agosto 2016 ha totalmente distrutto il suo luogo di origine, Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, radendo al suolo in particolare la frazione di Pescara. Un’esperienza che lo ha privato dei suoi genitori e che ha provocato una violenta cesura nella sua esistenza tanto da spingerlo a fissare in modo indelebile sulla carta il suo dolore per le decine di vite spezzate e per la fine di un mondo alimentato dall’illusione che si potesse vivere per sempre fuori dal tempo.

È nato quindi il libro L’ultima estate. Memorie di un mondo che non c’è più di tale impatto emotivo e di tale autenticità di accenti da meritare la prefazione di papa Francesco. Da quel libro lo stesso Filotei, con la collaborazione di Vincenzo De Vivo, ha tratto un testo da lui musicato e intitolato anch’esso L’ultima estate: un modo per fare memoria e al tempo stesso congelare nella musica il dolore e le speranze di una comunità, che sta ancora lottando per tornare a vivere a pieno quei luoghi.

Gli autori hanno immaginato una Via Crucis laica, organizzata come un lungo piano sequenza cinematografico nel quale in ogni “stazione” luoghi e personaggi riprendono vita per qualche momento. L’evento è realizzato con il sostegno della Diocesi di Rieti e di Ascoli Piceno, sotto la guida del vescovo monsignor Domenico Pompili, a cui si aggiunge il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura e del suo Presidente, cardinale Gianfranco Ravasi. L’iniziativa si avvale anche del sostegno economico della società Errebian.

L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme legate all’emergenza sanitaria, verranno successivamente fornite le indicazioni necessarie per le prenotazioni per l’unica replica reatina.

Info: www.fondazioneflaviovespasiano.it