Infrastrutture

Ferrovia dei due Mari: si fanno passi in avanti

Il Coordinamento per la Ferrovia Salaria coglie nelle parole del vescovo Domenico ad Amatrice e in altre notizie la possibilità di una concreta realizzazione dell'importante infrastruttura

Nel giorno dell’anniversario del sisma del 2016, che ha devastato le comunità marchigiane, umbre e laziali dell’Appenino Centrale, il vescovo Domenico Pompili, durante la sua omelia ad Amatrice in diretta nazionale su Rai Uno, si è fatto portavoce della causa riguardante la Ferrovia dei Due Mari, affermando che il motore della ricostruzione non può che non passare per un collegamento ferroviario tra il Tirreno e l’Adriatico, lungo l’antica Salaria, e che la sua mancata realizzazione è una «imperdonabile leggerezza».

Dal Coordinamento per la Ferrovia Salaria non giunge il ringraziamento al vescovo per aver portato in diretta nazionale «una “battaglia” comune ad un territorio vastissimo dell’Italia Centrale».

«Le parole del vescovo – spiegano dal Coordinamento – fanno da eco a quanto confermato, in Gazzetta Ufficiale, già prima di Ferragosto e cioè lo stanziamento di 40mln di euro per le ferrovie del Centro Italia. Tale traguardo è stato possibile dopo che Camera e Senato hanno approvato lo stesso emendamento, depositato il 9 luglio scorso dal deputato PD Fabio Melilli, in poche settimane permettendo, così, la conversione in Legge. A questo obbiettivo si aggiungono anche l’adesione al nostro Manifesto per la Ferrovia Salaria da parte dei Comuni di Montalto delle Marche e Castel di Lama».

Il Comitato dà inoltre notizia di un altro tassello per la realizzazione della Ferrovia Salaria, riportata da Adnkronos: «il gruppo spagnolo Iberdrola (leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili) ha siglato un’intesa con AECOM, Ancitel Energia e Ambiente e Cinque International per la riconversione a idrogeno verde della dorsale ferroviaria che collega Sansepolcro (Arezzo) a Sulmona (L’Aquila). Tale progetto prevede anche uno studio di fattibilità tecnico-economico per lo sviluppo della tecnologia ad idrogeno verde anche sulla linea ferroviaria che dovrebbe collegare l’Aeroporto di Fiumicino e Roma a San Benedetto del Tronto (passando per Rieti, Amatrice ed Ascoli Piceno). Se il progetto dovesse andare avanti renderebbe Roma la prima capitale al mondo servita da treni ad idrogeno».

Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay