Nel salutare il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, all’inizio della celebrazione eucaristica da lui presieduta in San Francesco nell’ambito del Giugno antoniano reatino, il vescovo Domenico ha ricordato il valore della consultazione dei nuclei familiari attuata in preparazione al duplice sinodo sulla famiglia.
Una scelta, secondo mons. Pompili, «gravida di futuro». Infatti, «come sarebbe stato possibile parlare della famiglia senza interpellare le famiglie, ascoltare le loro gioie e speranze, i loro dolori e angosce?».
È quanto si chiedeva anche papa Francesco, ha ricordato il vescovo, aggiungendo che dal momento in cui Amoris laetitia è stata pubblicata, «non è possibile per nessuno deconcentrarsi rispetto alla famiglia», intesa «non come un ideale astratto», ma come «un compito artigianale che ci sta sempre davanti», come «condizione che rende domestico il mondo».
«Vogliamo contribuire anche noi come Chiesa reatina – ha aggiunto don Domenico – contribuire grazie alla famiglia a una nuova cultura della sessualità e della relazione, una nuova cultura che favorisca la tenerezza e la fedeltà».
Un impegno per il quale il nostro territorio può confidare anche un particolare sguardo rivolto alla natività e alla Sacra Famiglia, quello testimoniato dal primo presepe voluto a Greccio da san Francesco.