Don Domenico ai nonni: «un abbraccio reciproco tra le generazioni è necessario»

«La nostra è una realtà in cui si cammina a compartimenti stagni: i bambini con i bambini, i giovani con i giovani, gli adulti con gli adulti, gli anziani con gli anziani. Ognuno tira dritto come se la vita fosse soltanto quella della propria generazione». Lo ha constatato il vescovo Domenico durante l’incontro con gli anziani dei Centri sociali del Comune di Rieti svolto lo scorso venerdì presso l’hotel Serena.

Un appuntamento, che ha visto presente anche il Presidente del Consiglio comunale, Giampiero Marroni, e il parroco di Santa Lucia, mons. Luigi Bardotti, durante il quale mons. Pompili ha esortato i presenti a invertire la tendenza, a «contaminarci, cioè a trovare dei punti di contatto, a ricucire il rapporto tra differenti generazioni».

«Anche quando sentite di essere un po’ strumentalizzati dai nipotini – ha detto il vescovo ai nonni – vedeteci un’occasione preziosa. Sono un moto permanente e vi stancano, ma vi tirano fuori da quella flemma che prende tutti ad una certa età».

Dobbiamo fare in modo che ci siano questi momenti: perché i bambini hanno bisogno della persona anziana, che conferisce il senso della sicurezza, della durata, della tranquillità, della serenità della fedeltà, ma gli adulti hanno bisogno del senso della freschezza, della creatività, della vivacità, della simpatia dei più piccoli.

«Mi pare sia possibile un abbraccio reciproco. Il rapporto tra le generazioni è necessario per noi e per tutti. Un tempo questo era inscritto nella situazione della famiglia patriarcale. Oggi – ha insistito don Domenico – dobbiamo ricreare in certi momenti le condizioni per cui questo rapporto tra le generazioni possa venir fuori».

Foto di Massimo Renzi.